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«Sipario sonoro» con le musiche per il palcoscenico

La Casa dei Teatri ospita l’originale esposizione di opere musicali

È l’udito fra i cinque sensi a predominare nella visita a Sipario sonoro. L’esposizione, infatti, è soprattutto una mostra da ascoltare per assaporare della buona musica perché protagoniste alla Casa dei Teatri, a Villa Pamphilj, sono proprio le note, composte per il teatro da nove grandi musicisti: Fiorenzo Carpi, Arturo Annecchino, Antonio Di Pofi, Lucio Gregoretti, Germano Mazzocchetti, Nicola Piovani, Pasquale Scialò, Daniele Sepe e Antonio Sinagra.
La parte centrale della mostra comprende 18 postazioni audio che permettono a romani e turisti, indossando le cuffie, di ascoltare 9 programmi musicali diversi (2 cd da 40 minuti l’uno per ciascun compositore). In più un’altra colonna sonora, con una scelta dei brani di tutti i musicisti, è diffusa lungo tutto il percorso da visitare. Non manca qualche novità in questa esposizione per un verso anche itinerante: grazie agli iPod messi gratuitamente a disposizione del pubblico si potrà, infatti, andare a spasso per Villa Doria-Pamphilj con una speciale colonna sonora di 360 minuti che raccoglie tutti i brani dei nove compositori.
A raccontare, però, la vita e il lavoro di questi artisti che con le loro note hanno saputo indirizzare la scena teatrale dal 1950 a oggi, c’è anche un’ampia selezione di fotografie, partiture musicali e pannelli didattici. Il percorso dell’esposizione, curata da Nicola Fano, si apre con Fiorenzo Carpi. Fondamentale è stato il rapporto dell’artista milanese con il teatro: ha composto le musiche per quasi tutti gli spettacoli di Giorgio Strehler; in più ha scritto una gran quantità di canzoni popolari degli anni Cinquanta e Sessanta (da Ma mi a Le mantellate alla splendida Quella cosa in Lombardia scritta con il poeta Franco Fortini e lanciata da Enzo Jannacci), colonne sonore cinematografiche (da Incompreso di Comencini a Notte italiana di Mazzacurati) e trasmissioni televisive (da Canzonissima di Dario Fo al Pinocchio con Nino Manfredi).


Cronologicamente poi la mostra, che resterà aperta fino al prossimo 2 dicembre tutti i giorni tranne il lunedì dalle 10 alle 17, lascia spazio agli altri musicisti che, sia pure di generazioni e stili diversi, hanno conquistato un ruolo di primo piano nel teatro italiano.

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