Smascherata una «rete» di case d’appuntamento

L’indagine era partita dopo la morte di un cliente per infarto e l’arresto di una cinese «irregolare»

Una «rete» di «case d’appuntamenti», in mini-appartamenti nel quartiere San Giovanni, è stata scoperta dalla polizia, che ha smascherato un’organizzazione, costituita da tre cittadini italiani: due sono stati arrestati e il terzo denunciato a piede libero. I tre devono rispondere dei reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, oltre che di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di cittadine extracomunitarie. I provvedimenti restrittivi, disposti dal gip del Tribunale di Roma su richiesta del pm competente sono stati eseguiti ieri mattina nei confronti di B.M. di anni 35, (custodia cautelare) già noto alle forze dell’ordine per reati di sfruttamento della prostituzione, e di T.C. di anni 26 (arresti domiciliari) ritenuti i veri artefici dell’organizzazione; mentre il terzo componente, di anni 40, è stato denunciato a piede libero. La polizia ha inoltre effettuato una serie di perquisizioni non solo nella capitale, ma anche a Falconara (Ancona) e ha sequestrato documenti attualmente al vaglio degli inquirenti.
Gli agenti del commissariato San Giovanni hanno accertato che gli appartamenti avevano tutti le stesse caratteristiche. Erano posti al piano terra o seminterrato, nello stabile era assente il portiere, erano inoltre muniti d’ingresso indipendente e di facile accesso dall’esterno. I clienti venivano attirati mediante annunci sui quotidiani. Le prostitute avevano l’espressa garanzia che non avrebbero avuto problemi con i vicini e che i canoni d’affitto sarebbero stati riscossi presso le abitazioni e rilasciando ricevuta di quietanza con il timbro di una società immobiliare, «La nuova fulmine», che aveva un ruolo di copertura dell’organizzazione. Ulteriori riscontri sono stati acquisiti dagli inquirenti durante i sopralluoghi.

Nelle scorse settimane, proprio all’interno di una delle case d’appuntamento gestite dall’organizzazione, si è verificato il decesso, per cause naturali, di un uomo di 50 anni, cardiopatico; nelle circostanze una prostituta cinese di 22 anni è stata fermata e poi espulsa dal territorio nazionale e sono stati sequestrati documenti che evidenziano collegamenti della donna con «La nuova fulmine».

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