Allindomani dellarticolo pubblicato la scorsa settimana su questa pagina, Stanley ha diffuso un comunicato in cui smentisce che «la decisione di dare priorità alla gara per il SuperEnalotto e nel contempo bloccare lo sviluppo dei ctd, sia conseguenza di accordi con Aams». Inoltre conferma di non aver avuto incontri ufficiali o informali con Aams dal 2004, «come ipotizzato da alcune agenzie di stampa» e «di aver barattato un ipotetico via libera sul SuperEnalotto da parte di Aams in cambio della promessa di uno stop alla proliferazione dei ctd». Stando così le cose non esistono le premesse per parlare di un accordo con lAmministrazione dello Stato. Ne sapremo di più in occasione dellintervista che il suo management ci concederà fra sette giorni.
Allo stesso tempo, però, Stanley conferma «di aver bloccato temporaneamente, in attesa dello svolgimento e aggiudicazione della gara per il SuperEnalotto, lo sviluppo di nuovi ctd, ma ribadisce la piena legalità di tutti i suoi centri. Tutto ciò segue dalla sentenza Placanica, dalla interpretazione a favore di Stanley datane dalla Cassazione e, per quanto riguarda i ctd aperti dopo il 2006, dal carattere discriminatorio e anticoncorrenziale dell'ultimo bando di gara». Nel suo prosieguo il comunicato non è tenero con Aams: «Stanley, dopo aver contribuito a ripristinare la legalità si pensi al rinnovo senza gara del SuperEnalotto annullato dal Consiglio di Stato perché contra legem, questa sì una pratica illegale dà prova di grande senso di responsabilità bloccando con atto unilaterale e assolutamente non concordato con Aams il proprio sviluppo nel settore delle scommesse sportive». La strategia è chiara.
Di rettifiche non vuol sentir parlare Palmieri, il presidente del Sicon, che su vari media aveva criticato lattività del bookmaker doltre Manica: «Prima di tutto ribadisco la nostra assoluta volontà di combattere tutte le forme illegali di gioco a prescindere dalle piattaforme e dalle modalità con le quali vengono messe in atto. Inoltre sottolineo che eventuali rettifiche o chiarimenti le daremo solo all'Aams che è e rimane l'unico nostro interlocutore».
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