Un allontanamento crudele

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Un allontanamento crudele
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Gentile Signora Braghieri, le racconto brevemente la mia storia. Sono un uomo di 55 anni, che dopo un matrimonio finito molti anni fa e varie relazioni ha poi deciso di dedicare il mio tempo ai genitori anziani e acciaccati, rimanendo solo per qualche anno. Nel 2023, conosco una signora, di un anno più grande di me, abbiamo delle affinità e iniziamo una relazione. Ci sono alcune discordanze caratteriali (è “zuccona”) si diceva una volta, ma riusciamo sempre ad appianare tutto. La madre anziana, la lascia l’estate del 2024, io le sto più vicino che posso, (fai quello che ti dice il cuore), poi la relazione si interrompe (e male) all’inizio di quest’anno per una stupidata, «roba da bambini» si sarebbe detto tempo fa. Io rimango profondamente offeso dal suo atteggiamento vado avanti cercando di rimettere insiemi i cocci della mia vita. All’improvviso, poco più di due mesi fa, la mia amata madre, muore nell’istituto dove era ricoverata da tre anni. Provo a sentirla il giorno prima del decesso quando le condizioni erano già gravi, mi butta giù il telefono in faccia, e nemmeno si presenta al funerale. L’aveva conosciuta lo scorso Natale nella casa di cura. Non ho rancore, ma dovesse mai tornare sui suoi passi, non la perdonerò.
Sbaglio?
Cordialmente.
Marco

Caro Marco, innanzi tutto mi permetta di dirle che sono davvero dispiaciuta per la sua mamma. Malgrado gli sbrigativi tentativi di rassicurazione di una fetta di mondo (la meno sensibile) in queste circostanze, non ha alcuna importanza che età abbiano i genitori quando li perdiamo, né quella che abbiamo noi nel momento in cui succede: sono i nostri genitori. Ed è uno strazio. Per il resto, lei liquida con molta sicurezza («roba da bambini»), quella che è stata, di fatto, la vostra ultima lite e che ha portato la sua fidanzata ad allontanarsi in maniera tanto determinata e crudele. L’unico sospetto che mi viene è che l’importanza di quel diverbio, per lei tanto insignificante, possa essere stato vissuto in maniera opposta dalla signora in questione. Va anche detto che se fosse stato qualcosa di davvero grave anche lei, verosimilmente, se ne sarebbe reso conto.

E in ogni caso, davanti alla morte di sua madre, la sua compagna avrebbe dovuto comportarsi in maniera più adulta. Quindi comprendo il suo intento di «chiusura» qualora lei dovesse tornare sui suoi passi: queste sono le classiche cose che non si perdonano.

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