In crisi per la figlia che cresce

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In crisi per la figlia che cresce
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Se mia figlia sedicenne non ha da poco avuto il suo primo rapporto sessuale, sta per averlo. I week end incriminati sono due: lo scorso e il prossimo. Se non è già successo una settimana fa a Forte dei Marmi, succederà questa a Milano. Lo so perché, di fatto, me lo ha detto, insomma, me lo ha fatto capire. Sabato scorso era ospite a casa del “suo” Giacomo «ma c’è anche sua madre» mi ha detto mia figlia. E in effetti sua madre c’era perché l’ho chiamata per accertarmi che ci fosse e per ringraziarla dell’invito. Ringraziarla... vabbè. Ma io conosco la casa di Giacomo e so per certo che se due, a una cert’ora, vogliono infilarsi nello stesso letto all’insaputa di tutti, ci riescono. Quindi potrebbe essere accaduto lì in quell’occasione. Però forse me ne avrebbe parlato, non so. L’altra data incriminata è quella di questo week end. Restano a Milano perché c’è il diciottesimo di un amico al quale sono invitati entrambi e siccome «Giacomo è a casa da solo, mamma credo che dormirò da lui». Io non capisco più niente. Sono grata del fatto che sia stata sincera e vivo nel mondo, so che a quell’età ormai certe cose succedono. Ma non so ugualmente cosa fare.
Gabry

Cara Gabry, se mio figlio mi facesse intendere una cosa del genere, sarei “fuori di testa” esattamente come lei. Ma io ho una certezza: lui non me lo farà intendere. La sua agitazione si comprende anche per iscritto e non riesco a darle torto, sebbene, come lei, sappia come va il mondo eccettera, eccetera, eccetera. Però sua figlia ha dimostrato di essere aperta al dialogo e questo è un enorme vantaggio. Sono certa che riuscirà a ritagliarsi un momento “protetto” nel quale affrontare l’argomento. Magari aiutandola a trovare l’abito per il diciottesimo e, mi intenda, tutto l’occorrente per l’eventuale “dopo”. L’importante è che “addomestichiate” assieme questo passaggio che sarà di certo emotivamente impegnativo (per entrambe, direi). D’altra parte conosce sua figlia e conosce il “suo” Giacomo. Credo che possa avere tutti gli elementi per comprendere con quale stato d’animo la sua bambina stia per affrontare o abbia appena affrontato la cosa. E questa, se ci pensa, è l’unica cosa importante (oltre ovviamente agli aspetti tecnico-precauzionali della faccenda).

Se vede sua figlia felice e serena significa che tutto è andato o sta per andare come dovrebbe. Per quanto riguarda il presto o il tardi, sia sincera Gabry: sarebbe stato presto anche se questa conversazione fosse avvenuta allo scoccare dei trent’anni della sua creatura.

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