Una perdita mai perdonata

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Una perdita mai perdonata
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Distinta Valeria Braghieri, quando avevo 23 anni, un’estate scommisi sul fatto che, tornare in vacanza con i miei, in un’isola dove avevo vissuto due anni, senza invitare la mia “morosa” di allora, mi avrebbe regalato un’estate spensierata tra amici e amiche e la mia metà avrebbe compreso, rivedendoci al rientro. Non che mi lasciai andare a baccanali o particolari azioni inpudiche, la mia ingenuità mi portò a perderla e non me lo sono mai perdonato. Diedi più importanza alle amicizie, perdendo di vista i sentimenti... ero giovane, alibi che mi concedo ripensandoci.
Massimo Mormino

Caro Massimo, la giovinezza è un alibi ma è anche una gran bella verità. L’errore che ha commesso lei è un errore che, a un certo punto, abbiamo commesso tutti. Quello cioè di prendere decisioni con troppa leggerezza e di sottovalutare le aspettative altrui. Quando si è euforici è quasi inevitabile essere imprudenti e lei, quell’estate, aveva tanta vita apparecchiata davanti: il sole che iniziava a scaldare aria e animi, le vacanze alle porte, gli amici, la partenza, il nuovo amore che faceva sentire tonici e invincibili... E le dirò, ogni tanto essere convinti del fatto proprio si rivela persino sufficiente. Non è stato così quella volta ma sono certa che avrà imparato dall’errore. E avrà ben compreso che il romanticismo del prossimo è sempre da maneggiare con estrema cura. Nello stesso momento in cui lei pregustava le serate in spiaggia con gli amici, la sua fidanzata avrà immaginato la stessa spiaggia, lo stesso cielo stellato e voi due a tenervi per mano. Cambio di scena e... «ciao tesoro, ci vediamo a settembre». Bella doccia fredda scoprire di non essere proprio prevista nella vacanza. L’avrà magari immaginata chissà come e chissà con chi, forse con un amore lasciato mozzo l’estate prima che non vedeva l’ora di tornare a riparare. Oppure... altro cambio di scena. La sua ragazza l’ha vista partire, era arrabbiatissima, ha deciso di partire con le amiche, ha conosciuto un altro e si è consolata in un attimo.

Non glielo dico per rivoltare il coltello nella piaga (anche se capisco possa sembrare) ma per farla riflettere sul fatto che quando si è tanto giovani, gli “schiaffi“ sentimentali necessariamente arrivano, basta attendere il proprio turno. Ma allo stesso modo li si (ri)assesta in un istante. Sono le dinamiche tipiche degli anni belli e struggenti. A distanza di tanti anni lei non si perdona ancora quella vacanza e invece dovrebbe.

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