Al «Sole» finisce l’era Riotta: Napoletano il nuovo direttore

Dopo due anni Confindustria decide il cambio alla guida del quotidiano. Dal cda ok al bilancio 2010 con 40 milioni di perdite e ricavi in calo del 2,3%

Al «Sole» finisce l’era Riotta: Napoletano il nuovo direttore

Come si era capito da metà gennaio, l’esperienza di Gianni Riotta alla guida del Sole 24 Ore si è conclusa. L’ultimo atto è arrivato ieri, nel cda del gruppo riunito per l’approvazione del bilancio 2010. E come anticipato dal Giornale appunto due mesi fa, per sostituire Riotta la Confindustria, azionista di controllo della società editrice, ha puntato su Roberto Napoletano, attuale direttore del Messaggero, che al Sole ha già lavorato lasciandolo nel 2006 da vicedirettore. Nel quotidiano romano il suo posto dovrebbe essere preso da Umberto La Rocca, direttore del Secolo XIX di Genova.

A giocare contro Riotta sono stati due anni in cui l’ex direttore del Tg1 ha portato il quotidiano su un percorso generalista e molto, forse troppo aperto a tematiche e scenari internazionali. Una linea che non ha pagato né in termini di diffusione (con una perdita di 47mila copie e del 27% di abbonamenti), né pubblicitari. Inoltre, il progetto di trasformazione in formato «tabloid», è stato bocciato dall’azienda. L’ultimo atto è stata la sfiducia che il 70% dell’assemblea di redazione ha votato contro Riotta il 5 febbraio scorso, dopo che l’azienda avrebbe annunciato un piano di tagli dei costi pesantemente contestato dalla redazione. Ma contro Riotta, negli ultimi tempi, era facile trovare voci anche in Confindustria.

L’ultima a continuare a difendere la sua scelta è stata naturalmente il presidente Emma Marcegaglia, ma diversi imprenditori sono via via divenuti più critici rispetto alla linea editoriale poco attenta all’economia in crisi.

Su questo dovrà lavorare Napoletano, scelto da Marcegaglia con l’assenso pieno del ministro dell’Economia Tremonti, e di certo gradito a una ampia parte politica, a cominciare dai centristi. Ma sarebbe sbagliata l’equazione che lega Napoletano a Casini per il solo fatto di provenire dal quotidiano controllato da Francesco Gaetano Caltagirone: in questi 5 anni il neo direttore del Sole ha saputo costruire relazioni a tutto campo e in queste settimane era facile trovare commenti positivi trasversali, sia nella politica, sia nella finanza, dove Napoletano sembra addirittura mettere d’accordo Della Valle e Geronzi.

Il lavoro che lo attende non sarà facile. Lo si è visto una volta di più con la diffusione dei dati del bilancio 2010, il primo firmato dall’ad Donatella Treu: perdita di 40,1 milioni contro il «rosso» di 52,6 del 2009 e ricavi a quota 482 milioni, -2,3% in termini omogenei.

L’Ebitda è stato negativo per 16,8 milioni, «ma in miglioramento rispetto ai 24,7 milioni del 2009». Bene i risultati dell’agenzia Radiocor (in crescita del 7,9%), e in miglioramento quelli di Radio 24, vicina al brek even.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica