Siamo un gruppo di genitori del Liceo Leonardo da Vinci di Genova, abbiamo le più variegate opinioni politiche, ma tutti siamo caratterizzati dalla ferma volontà di non portare il cervello allammasso e ci riteniamo dotati di sufficiente onestà intellettuale per poter fare distinguo in base allazione dei diversi politici.
Ci siamo battuti, ed ancora non abbiamo finito, per due grandi (per noi) questioni. Il dimensionamento scolastico e la palestra delle Fieschine. Entrambi gli argomenti sono stati trattati sulle vostre pagine e di questo vi ringraziamo.
Nellaffrontare questi problemi ci siamo rivolti ad entrambi gli schieramenti ed abbiamo avuto modo di apprezzare il valore di alcuni (purtroppo rari) politici sia del centro-sinistra che del centro-destra. Nella minoranza la persona che ci ha fattivamente aiutato, che si è schierata con noi ed ha ripetutamente preso posizione e prodotto materialmente moltissime iniziative, è linfaticabile Massimo Pernigotti. Combattente corretto, ma fermo, ha fatto tanto da metterci nella condizione di poter sospendere il dimensionamento. Abbiamo ottenuto, attraverso una sua mozione (pur emendata dalla maggioranza), la ristrutturazione delle Fieschine e lo stanziamento dei fondi necessari per la trasformazione, attesa da oltre 8 anni, del Teatro Arecco in spazio ginnico.
Tra noi, dicevamo, ci sono persone con i più diversi orientamenti: cè chi acquista regolarmente il Giornale e cè chi lo ha acquistato in questa occasione in ossequio al valore di Pernigotti e magari non lo acquisterà più.
Ci preme qui presentare alcune delle molte considerazioni che in questo anno e mezzo di collaborazione abbiamo elaborato. È, secondo noi, un fatto altamente rilevante e non casuale che Pernigotti si trovi ai vertici della classifica del vostro gioco. Questo fatto dovrebbe far riflettere soprattutto gli esponenti del centrodestra perché possiamo assicurare che chi frequenta il consiglio provinciale sa bene che Pernigotti è loppositore più efficace e costante. Presenta interrogazioni e mozioni ad ogni seduta ed è sempre presente. La sua presenza è effettiva e non figurativa.
Ci siamo domandati perché non sia stato candidato alle regionali, in quanto avrebbe certamente attratto anche il consenso di cittadini che fino ad allora non avrebbero mai votato politici del centrodestra, perché rappresenta, finalmente, il politico che entra nel merito e che si occupa delle «cose» razionalmente ed indipendentemente dallappartenenza. Requisiti che noi riteniamo definiscano il valore di un politico e che comunque dovrebbero essere considerati indispensabili nel contesto dellamministrazione degli enti locali.
Ci ha un po disturbato che nellintervista gli sia stato chiesto se i tagliandi se li invii da solo.
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