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«Sono 30 i campi rom da sgomberare»

Censimento della Lega: «Oltre duemila irregolari». Domani corteo in centro

«Sono 30 i campi rom da sgomberare»

Pamela Dell’Orto

Trenta campi nomadi abusivi. In cui vivono da anni 2.500 persone. E (solo) nove campi rom autorizzati dal Comune. Abitati da 1.270 persone e spesati da Palazzo Marino, con 400mila euro l’anno per la semplice gestione. Sono gli ultimi dati del censimento dei rom forniti dal Comune di Milano. Dati che, secondo la Lega, andrebbero almeno raddoppiati, dato «l’alto tasso di clandestinità». È per questo che il Carroccio ha presentato un progetto di legge regionale (primo firmatario il consigliere comunale Fabrizio Cecchetti) pensato per sgomberare i campi irregolari e ripristinare la legalità. A sostegno della quale, domani scenderanno in piazza anche i Giovani Padani.
Quattro i punti principali del pdl (il Carroccio prevede che entrerà in vigore già a luglio). Primo, lo smantellamento dei 30 campi abusivi. «E gli sfollati, se hanno la cittadinanza italiana si troveranno un alloggio regolare o si metteranno in coda per ricevere assistenza», spiega Cecchetti. Secondo, la trasformazione dei campi regolari in aree di transito. «Come nelle città europee - dice il capogruppo leghista in Comune Matteo Salvini -, i rom potranno sostare in un campo per un mese, allo scattare del 31esimo giorno devono spostarsi». Terzo, l’azzeramento delle spese di Palazzo Marino per la gestione dei campi regolari. «È giusto che se non sono clandestini abbiano gli stessi diritti e doveri dei cittadini italiani». Quarto, la possibilità, per i comuni con più di 50mila abitanti, di mettere i sigilli ai campi abusivi. E «chi rompe i sigilli poi sarà perseguibile penalmente».
Fra le righe un appello del Carroccio agli elettori («Un voto in più alla Lega, uno zingaro in meno a Milano») e un apprezzamento per quanto fatto dal prefetto Lombardi. «Nell’ultimo mese sono già stati sgomberati due campi abusivi, in via Pusini e via Tosi». Ne restano altri trenta. Campi dove le famiglie rom hanno costruito case in cui vivono da anni. Sfruttando aree pubbliche o private. Ma c’è anche chi ha affittato o comprato un terreno agricolo e poi si è costruito (abusivamente) la villa con tanto di giardino e staccionate. Sono 590 le persone che si sono sistemate così, dividendosi fra villette, prefabbricati e roulotte «ottenendo pure l’allacciamento dell’energia dall’Enel». Problemi non legati solo alla sicurezza perché, spiega Salvini, «quasi la metà dei rom sono minori, quelli scolarizzati sono un quarto. Gli altri vengono sfruttati per l’accattonaggio. E il tribunale dei minori perché non interviene?».
Domani i Giovani Padani (già un migliaio le adesioni) guidati dal coordinatore lombardo Giorgio Guicciardi si riuniranno dalle 16 e 30 in piazza del Duomo per una «catena umana a favore della legalità, alla quale abbiamo invitato anche il cardinale Tettamanzi».

Punto di partenza, un appello ai candidati sindaci: «A Letizia Moratti chiederemo un impegno fermo a sostegno della legalità». Per Bruno Ferrante, una provocazione: «A Lui chiederemo se la legge è davvero uguale per tutti». A chiudere - dalle 17 e 30 in piazza Cordusio - anche l’intervento del Senatùr Umberto Bossi.

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