«Sto bene qui, non voglio scendere. Sono Satana e devo controllare il fuoco». È bastata questa frase al vigile del fuoco che lo invitava a salire sul cestello dellautoscala dei pompieri per capire quale fosse la causa dellincendio allappartamento di via Sebino. Daltronde luomo, 55 anni, non era nuovo a gesti del genere.
Sono circa le due del pomeriggio di ieri quando da un appartamento al quarto piano di via Sebino 32, nei pressi di piazza Verbano al quartiere Trieste, esce una colonna di fumo. Immediato lintervento di tre squadre del 115 che salvano prima il piromane poi lanziana vicina, classe 1921, nel cui appartamento si erano propagate le fiamme. Entrambi leggermente intossicati dal fumo sono stati portati con lambulanza lei al policlinico Umberto I, lui al San Giacomo, soprattutto a scopo precauzionale.
Più tardi luomo, con evidenti problemi psichici, ha ammesso di aver appiccato lincendio dando fuoco a degli stracci. Nellintervento anche tre vigili del fuoco sono rimasti leggermente feriti a causa dellintenso calore e medicati dai medici del 118 presenti sul posto.
Il piromane già 20 anni fa aveva tentato di dar fuoco al suo appartamento e proprio per questo motivo era stato in cura per anni. Mentre le fiamme stavano divorando la sua casa, luomo era affacciato al balcone dellappartamento della vicina. Ai vigili del fuoco, che lo hanno raggiunto con lautoscala, ha detto di non voler scendere con loro spiegando: «Io sono Satana, devo stare qui».
Lappartamento dellincendiario è stato dichiarato inagibile.
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