Sorpresa a «Csi Miami»: Horatio diventa giustiziere

Michele Anselmi

«Tocca a noi adesso. Andiamo in Brasile». Horatio è proprio arrabbiato. Davvero sta trasformandosi in killer per «una questione privata»? Chi non segue Csi Miami può fermarsi qui. Ma chi domenica sera ha seguito su Italia 1 le due fenomenali puntate della popolare serie tv, ormai destinata a surclassare il prototipo Las Vegas e la filiazione New York, si sarà chiesto che fine abbia fatto il tenero, altruista, legalitario e garantista Horatio Caine. Vero è che quella carogna di Antonio Rias, esponente di spicco della banda criminale «Mala Noche», l'ha fatta franca: in cambio di informazioni su terroristi islamici e delicatezze simili, l'Fbi l'ha rimesso in libertà; e lui, arricciando i baffi, saluta da lontano Horatio, che sta meditando sulla tomba della moglie Marisol, fatta uccidere proprio dall'infame. Marisol la ricorderete: è quella sventolona malata di cancro, sorella di Eric Delko, il bello della Scientifica, che s'era appena unita in matrimonio con Horatio, felice di rifarsi un'esistenza, pur sapendo di avere poche speranze a causa del male. Invece è stata la pallottola del sicario ad accorciarle la vita. Dunque: vendetta tremenda vendetta. Horatio ed Eric non dimenticano, se c'è da raggiungere il fetentone estradato a Rio de Janeiro lo faranno. Giovedì sera tutti davanti alla tv.
Manco per niente. Con le due suddette puntate, Pura violenza e Uno dei nostri, s'è chiusa infatti la quarta serie di Csi Miami, baciata da ottimi ascolti (il giovedì attorno al 18 per cento di share, come Dr. House). Dopodomani partono le repliche del secondo ciclo, roba antidiluviana, e per sapere cosa accidenti faranno quei due sbirri in missione non autorizzata bisogna attendere gennaio 2007. Solo allora su Italia 1 debutterà la quinta serie, già in onda sulla Cbs dallo scorso 18 settembre. La strategia viene detta, in gergo, «cliffhanger»: si stoppa con una puntatona ricca di accadimenti, e si lascia lo spettatore appeso lì, senza dargli soddisfazione. Che abbia pazienza. Intanto, se proprio smania, ci sono sempre su Sky le repliche di Csi New York (mercoledì) e di Csi (il giovedì). Poca soddisfazione, però, anzi una frustrazione.
Naturalmente un po' si scherza. Ma è certo che, nel corso degli anni, Horatio e i suoi colleghi Calleigh, Eric, Alex e Ryan hanno saputo mettere a punto la formula perfetta. Non a caso, in patria gli investigatori di Las Vegas, riuniti attorno al carismatico Gil Grissom, stanno battendo la fiacca, superati ormai da Grey's Anatomy; mentre quelli di New York stentano a farsi amare (sarà per via della città troppo vista al cinema?).

Tutto merito, più del luminol o delle diavolerie scientifiche che i nostri poveri Ris si sognano, di Horatio, incarnato da David Caruso: l'attore pel di carota non nuovo alla serialità tv (era John Kelly in N.Y.P.D.) ha saputo ispessire il personaggio, dotandolo di sfumature malinconiche e crepuscolari, ma anche di una grinta da «pistolero» che promette sviluppi inattesi. Un giustiziere dal volto umano?

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