Alessia Marani
Duemila separazioni lanno, più di 1100 istanze di divorzio giudiziali presentate al Tribunale ordinario di Roma nel solo 2004, almeno altrettante le pratiche aperte per laffido dei minori. Nasce nella capitale il primo sportello di orientamento e supporto per genitori separati. Una sorta di «canale veloce» per rapportare fra loro giudici, avvocati e servizi sociali con lobbiettivo di semplificare procedure spesso lunghissime e con conseguenze ancora più drammatiche per bambini che finiscono per essere oggetto di contenziosi snervanti. Il progetto, frutto di un protocollo dintesa fra il Tribunale civile di viale Giulio Cesare e lassessorato alle Politiche di promozione per linfanzia e la famiglia, prenderà il via alla fine del mese e funzionerà dalle ore 9 alle 14. Saranno presenti un assistente sociale e uno psicologo.
«Lintento - spiega Luciana Sangiovanni, giudice della I sezione - è quello di realizzare un più efficiente coordinamento tra i giudici che si occupano di procedimenti in materia di famiglia e i servizi sociali dislocati nel territorio. In questo modo, nei casi segnalati, snellendo liter delle comunicazioni tra unistituzione e laltra, si può arrivare a provvedimenti tempestivi e mirati a tutela non solo del cosiddetto coniuge «debole», ma anche e soprattutto del minore coinvolto». Ha chiesto «scusa ai cittadini romani e ai bambini» il presidente del Tribunale Luigi Scotti, per non avere pensato prima a un simile progetto, il primo in Italia.« Chiedo scusa - ha detto - anche per ritardi e le negligenze. Sono tante le difficoltà in cui incorrono le famiglie che vanno incontro a una separazione. E quando la comunicazione tra le varie parti chiamate in causa fa acqua, allora lintero ingranaggio rischia di bloccarsi». Lo sportello («Minori e Tribunale ordinario») svolgerà attività di back office per la costituzione di una banca dati, la pianificazione delle azioni, la raccolta e l invio di atti dalla magistratura ai servizi territoriali e viceversa per garantire la costruzione di linguaggi e modalità operative comuni. «È giusto - ha detto il sindaco Walter Veltroni che, ieri, ha presentato liniziativa - che il giudice prenda tutto il tempo per decidere sul singolo caso se necessario. Ingiusto è che genitori e bambini siano vittime di un sistema burocratico lento e farraginoso. È la situazione umana che va compresa e affrontata». All'incontro hanno partecipato, fra gli altri, il vicepresidente del Csm Virginio Rognoni, il procuratore Giovanni Ferrara e il sottosegretario alla giustizia Jole Santelli.
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