La nuova battaglia delle Ardenne si combatterà impugnando un volante e pigiando lacceleratore. Tre i soldati in prima linea, due dei quali con la stessa arma in mano: una Rossa Ferrari. Il terzo sarà Lewis Hamilton, soldato provvisto di McLaren-Mercedes che potrà anche contare su eventuali e inaspettate sorprese figlie del duello interno fra i due rampanti del Cavallino. Perché in campionato Felipe Massa è dietro linglese di sei punti ma davanti al compagno finlandese di sette; perché il brasiliano sta andando a gonfie vele mentre Kimi Raikkonen sattorciglia tra sfortune in pista, gossip smentiti sul matrimonio in crisi e stanchezze più o meno varie legate al mondo che corre a trecento allora. Hamilton, pigiando il giusto, potrà dunque far anche da spettatore in attesa del verdetto in casa Ferrari. Sul tema non si dica però che lo squadrone maranelliano sta sbagliando nel non prendere decisione riguardo le gerarchie interne: quando cera uno Schumi straforte ma stra-appoggiato erano infatti critiche a go-go; assurdo che uguali critiche ci siano adesso che in modo molto più british la Rossa non fa preferenze.
Le preferenze dovrà invece farle la pista e non cè posto migliore di Spa-Francorchamps per prendere simili decisioni. Sul circuito delle Ardenne sono state scritte le grandi pagine della formula uno e anche alcune cosine minori che dicono per esempio che: 1) Massa qui non ha mai svettato, al massimo un secondo posto lo scorso anno dietro a Kimi; 2) che per lappunto Raikkonen qui ci ha vinto le ultime tre edizioni di fila e chi trionfa anche solo una volta da queste parti non è forte bensì un fuoriclasse. Per cui la poltrona per due che Maranello stenta a mettere sotto le preziose natiche delluno o dellaltro verrà con ogni probabilità posta qui.
Lo sanno bene i due galletti, visto che Raikkonen, comunque rincuorato dalla visita del presidente Montezemolo in quel di Monza, durante i test, dice che «sarebbe fantastico vincere per la quarta volta consecutiva questa gara, mi aiuterebbe a tornare in piena corsa per il titolo... non è impossibile, visto che ho 13 punti in meno di Hamilton mentre lo scorso anno ne avevo 17». E lo sa altrettanto bene Massa quando con franchezza ammette che «a Spa Kimi è sempre andato forte, non sarà facile batterlo però non vedo lora di confrontarmi con lui... Ovvio, voglio star davanti alle McLaren, davanti a tutti, anche al mio compagno».
La battaglia delle Ardenne è dunque soprattutto fra loro, visto che Kimi e Felipe parlano poco del soldato Hamilton e molto di quella poltrona scomoda per due, ma tremendamente comoda una volta che la pista dirà a mamma Ferrari a chi assegnarla.
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