Roma

Spaghetti western a teatro

Spaghetti western a teatro

Riproporre il cinema di genere, ormai dimenticato, in un’inusuale veste teatrale. Rendere omaggio al western, dallo «Spaghetti» a quello classico americano, senza trascurare rimandi alla commedia musicale anni Cinquanta. Stimolare la fantasia dei cineasti. E finalmente, concretizzare il sogno d’infanzia: vestire i panni di due pistoleri. Sono queste - e molte altre - le ragioni che hanno portato Claudio Gregori e Lillo Petrolo, in arte Greg e Lillo, ad «armarsi», nel vero senso della parola, e portare in scena Far West Story, parodia dei western movie scritta da Greg, diretta e interpretata dal duo - in scena pure Virginia Raffaele, Simone Colombari, Valentina Paoletti e Lorenzo Gioielli - al teatro Brancaccio, da domani all’8 marzo. «Greg e io - dice Lillo - siamo appassionati di western, cresciuti leggendo Tex e con il desiderio, che così si realizza, di essere pistoleri buoni, eroi. Con gli Spaghetti Western noi italiani abbiamo dato una grande lezione di cinema al mondo, ispirando perfino l’America che aveva ideato il genere. La commedia vuole essere un momento di svago e riflessione. Sarei felice se un regista, ispirato dallo spettacolo, decidesse di cimentarsi in un film western. È un modo di ricordare ciò che siamo stati capaci di creare e potremmo ancora fare». Una commedia per fare il punto sul futuro di cinema e teatro, quindi, e un modo per divertirsi. Gli ingredienti sono quelli tradizionali da vecchio West: la mappa per trovare il bottino di una vecchia rapina, un fuorilegge che spadroneggia in città, due fanciulle in difficoltà, altrettanti pistoleri, danza, musica, poker, fumo, alcol, pistole e, perfino, aggiunge Greg «gli ausiliari, sgherri del cattivo». Alla base classica si unisce una complessa tecnologia, che vede ben ventidue cambi di scena e la presenza di uno schermo che consente agli attori di interagire con se stessi nelle vesti di altri personaggi, giocando su più fronti e in più ruoli. Comicità e ritmo sono quelli tipici del duo, in una reinterpretazione surreale di generi e linguaggi diversi, dal western alla commedia musicale - in scena coreografie «tacco-punta» - senza dimenticare l’homevideo, con gli «extra» da dvd, che, divenuti una sorta di firma dei lavori teatrali di Greg e Lillo, stavolta saranno notevolmente ampliati. «La prima volta che abbiamo fatto una parodia dei dvd - spiegano gli autori/attori - ci siamo soffermati solo sugli extra a fine film. Stavolta iniziamo lo spettacolo addirittura con avvertenze e spot antipirateria, riletti in chiave ironica». Una produzione complessa - «Avrei voluto uno schermo ancora più grande da cui entrare e uscire», dice Greg - che sembra segnare la nascita ufficiale di un nuovo modo di fare teatro, anzi due: da un lato, gli spettacoli di genere, con cui il duo sta conquistando pure l’estero - uno dei loro lavori sarà in scena a Madrid - dall’altro la rivisitazione di linguaggi noti. Non è un caso che i due stiano già ragionando su nuovi soggetti. «Vorrei lavorare sul genere peplum, con Maciste», confessa Lillo. A affascinare Greg, invece, è «un cappa e spada, magari piratesco, o più ancora rileggere i supereroi attraverso la commedia dell’arte, arrivando a un Batman-Pantalone». Ora, però, si omaggia il western e, con esso, un’altra passione di entrambi: il fumetto.

Dal 25 febbraio alla fine dello spettacolo, il teatro ospiterà una mostra di vignette western dei giovani della Scuola Internazionale di Comics.

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