Spagna, ancora terrore: tre bombe dell’Eta a Palma di Maiorca

MadridL'Eta continua a seminare il terrore sulle spiagge spagnole. A dieci giorni dal primo attentato mortale della sua storia alle Baleari, il gruppo armato indipendentista ha piazzato ieri tre bombe di piccola potenza in tre locali della capitale Palma di Maiorca, seminando il panico tra i turisti. Solo per un caso fortunato non ci sono state vittime, perché la polizia è riuscita a sgomberare solo uno dei tre locali. Le nuove bombe sono una chiara sfida dei terroristi alla polizia che da dieci giorni ha sigillato l'isola e ha sguinzagliato migliaia di agenti per dare la caccia al commando che sembra agire sull'isola.
Una registrazione con voce distorta di una donna aveva avvisato alle 11.30 della mattina della presenza di 3 ordigni in bar e ristoranti di Palma di Maiorca, senza specificare quali. Il messaggio avvisava solo che sarebbero esplosi tra le 12 e le 18 dello stesso giorno. Fonti del ministero dell'Interno hanno detto al Giornale che a quella chiamata ne sono seguite altre dalla Francia, che però si contraddicevano tra di loro e non erano chiare.
Incrociando i dati la polizia spagnola è risuscita ad individuare solo la bomba piazzata in un locale e lo ha evacuato per tempo. La prima esplosione, infatti, è avvenuta nel ristorante italiano «La Rigoletta», con i clienti seduti ai tavoli all'ora di pranzo spagnola, le 14.25. Gli uomini dell'Eta avevano piazzato l'ordigno nel falso soffitto del bagno delle donne del locale. Secondo i pompieri l'esplosione è stata «di scarsissima potenza» e non ha provocato che pochi danni materiali. «Meno male che non sono andato in bagno in quel momento», ringraziava poco dopo Gonzalo Peña, un cliente che si trovava nel ristorante quando ha sentito l'esplosione che gli è parsa «come un colpo secco molto forte». Il locale è stato evacuato dallo stesso proprietario, che ha poi dato l'allarme alle forze dell'ordine.
Poco più tardi, a qualche centinaia di metri di distanza, sempre sulla passeggiata antistante la spiaggia del Portitxol, una delle più affollate di Palma, un secondo ordigno è esploso nei bagni delle donne del ristorante «Enco», prima che la polizia potesse intervenire. Gli artificieri hanno deciso di farlo scoppiare. L'ultima esplosione ha invece colpito i bagni sotterranei delle signore di un parcheggio sotto la Plaza Mayor di Palma, anche lì, fortunatamente, senza causare feriti. La polizia aveva nel frattempo ispezionato l'hotel Palacio Avenida, credendo che fosse uno dei luoghi dove sarebbe scoppiata una delle bombe.
Il nuovo attacco dell'Eta è una chiara sfida alle forze dell'ordine che stavano ancora controllando tutte le uscite dall'isola alla ricerca dei terroristi che lo scorso 30 luglio fecero saltare in aria una jeep della Guardia Civil nella località di Palmanova, a pochi chilometri da Palma, uccidendo i due agenti a bordo. Secondo il procuratore capo del Tribunale supremo delle Baleari Bartomeu Barceló, è ormai chiaro che «c'è un commando dell’Eta a Maiorca». Secondo la polizia potrebbe essere composto da una a tre persone. Dopo gli attentati di oggi gli investigatori credono che almeno uno di loro sia una donna, visto che tutte le bombe sono esplose nei bagni delle donne.


Proprio ieri l'organizzazione separatista aveva rivendicato con un comunicato al quotidiano basco Gara l'attentato dello scorso 30 luglio, quello contro la casa-dormitorio della Guardia Civil del giorno prima, l'omicidio dell'ispettore di polizia Eduardo Puelles, definito «torturatore», fatto saltare in aria lo scorso 19 giugno ed un attacco alla sede del partito socialista nei Paesi Baschi.

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