Disintegra un povero gatto a fucilate dal suo balcone solo perché disturba, poi tenta di sbarazzarsene gettandolo nel cassonetto. E se non fosse stato per le telefonate ai carabinieri se la sarebbe cavata. Invece per un 69enne dal grilletto facile è arrivata una doppia denuncia oltre al fiele degli animalisti. Lepisodio sulla Casilina, dove ieri mattina diverse chiamate giunte al 112 segnalavano colpi darma da fuoco. Una volta lì i carabinieri scoprono che un anziano aveva imbracciato il fucile e sparato furiosamente contro un gatto nero. Sorpreso mentre tentava di avvolgere il cadavere in una busta di cellophane per buttarlo nel cassonetto della nettezza urbana, luomo è stato denunciato per uccisione di animali ed esplosione di colpi darma da fuoco. Immancabile la giustificazione: «Mi infastidivano le sue incursioni nel mio giardino».
Per lui nessuna pietà. Si parte dal delegato comunale alle periferie Samuele Piccolo che si augura una giusta sanzione per il macabro gesto. «Sparare in mezzo alla gente è follia - dichiara - mi domando se quei colpi esplosi per uccidere uninnocua bestiola avessero colpito qualche passante cosa sarebbe accaduto. Si sarebbe consumata una tragedia per colpa di uno squilibrato. Quindi mi auguro che lo sparatore riceva la giusta condanna. Sarebbe un bellesempio per chi pensa che Roma sia un Far-West dove ognuno è libero di aprire una finestra e di sparare allimpazzata». «Si tratta di un atto gravissimo, un gesto di profonda inciviltà veramente inqualificabile - aggiunge lassessore allAmbiente Fabio De Lillo -. Vigileremo affinché ci sia una punizione severa».
La consigliera comunale del Pd Monica Cirinna, ed ex delegata comunale agli animali polemizza col Comune: «A Roma i gatti sono stati dichiarati patrimonio bio-culturale della città e per anni dallormai ex ufficio diritti degli animali sono state portate avanti campagne di sensibilizzazione sul benessere dei gatti che vivono liberi in città. Purtroppo per lattuale amministrazione le politiche di tutela degli animali non sono una priorità, e labbandono di queste politiche da più di un anno ha fatto si che i cittadini che non amano gli animali non sentano più la presenza del Comune nella difesa di questi ultimi».
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