Da ventimila a duecento, anche la solidarietà ha il suo prezzo e la Regione Liguria è stata costretta a rivedere lospitalità dei rifiuti di Napoli alla discarica di Scarpino. Non che lemergenza in Campania si stia verificando meno forte di quello che si pensava, ma lattendismo dimostrato dalle altre regioni ha fatto frenare la giunta Burlando. Così Scarpino non ospiterà le ventimila tonnellate delle quali si è parlato fino a ieri e sulle quali si era spesa soprattutto lassessore allambiente Renata Briano, ma duecento tonnellate più simboliche che altro. In tutto dieci camion che partiranno dal capoluogo campano in direzione Genova trasportando un quantitativo di spazzatura di poco superiore a quello di una singola via.
Scelta fatta per evitare ulteriori polemiche ma anche in attesa di maggiore chiarezza sul ruolo che tutte le regioni avranno nel risolvere il caos Napoli. Le duecento tonnellate, infatti, potrebbero anche tornare ad essere un semplice antipasto rispetto a quanto potrebbe succedere nelle prossime settimane. La giunta regionale ha anche chiesto un incontro urgente al governo, in particolare al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e al Ministero dellAmbiente, per affrontare la questione della strada di Monte Scarpino e i problemi di alcune imprese liguri impegnate sul fronte del trattamento rifiuti in Campania, in difficoltà per il mancato pagamento per lattività svolta. Questultima appare come unaltra beffa: i liguri che lavorano sui rifiuti di Napoli restano senza soldi ma pronti a risolvere a proprio danno lemergenza rifiuti.
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