(...) considerati beni superflui. E siccome la raccomandazioni a voce degli assistenti sociali ai nonnini non sono bastate, adesso cono arrivate le lettere. «Io mangio un po di cioccolato, che male faccio?», si è giustificato qualche vecchietto che preferisce una merendina soffice ai biscotti da «denti buoni». Niente da fare. Lassessore Loretta Zavaroni ha stabilito che non possono esserci deroghe. «I buoni servono per i beni di prima necessità - ha detto - pasta, olio, cose del genere. Vorremmo poter dare anche il superfluo, ma abbiamo soldi sono per il necessario. Anzi abbiamo fatto un grande sforzo a non tagliare gli assegni».
Così al controllo degli scontrini, qualora vengano riscontrate «irregolarità», i buoni spesa saranno tagliati. Secondo il Comune i soldi vanno spesi con criterio di necessità, tanto che sono permessi anche articoli per la cura delligiene personale. Ma sono al bando gli alcolici così come i dolciumi. Immediata la risposta dellex sindaco di Alassio, oggi consigliere regionale del Pdl, marco Melgrati. «Sono subito andato a comprare 100 stecche di cioccolato
sono a disposizione nel mio ufficio gratuitamente per tutti gli anziani assistiti dal Comune», dice Melgrati. Che aggiunge. «È incredibile che agli anziani di Alassio assistiti dal Comune, che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, e a cui il comune eroga un buono pasto di 120 euro mensile, sia vietato l'acquisto, all'interno di questa miseria di contributo, di cioccolato e merendine...
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