Aviaria, troppe tasse, proposta di nuove restrizioni, conseguenze sulla caccia degli incendi che hanno devastato l'Italia: sono questi alcuni degli argomenti affrontati dal presidente nazionale di Federcaccia Franco Timo in un incontro con i giornalisti. «La Federcaccia - dice Franco Timo a proposito dell'influenza aviaria - conferma la disponibilità di tutti i 400mila iscritti a collaborare con gli addetti ai lavori e le autorità. Si impegna, qualora ve ne sia la necessità, a un monitoraggio del territorio».
Il ministro dell'Ambiente Pecoraro Scanio avrebbe voluto introdurre nuove restrizioni...
«Noi, e insieme a noi le Regioni, chiediamo che il progetto europeo denominato Rete Natura 2000 per difendere la fauna non sia svilito a povera clava contro la caccia e i cacciatori».
I cacciatori continuano a lamentarsi che pagano troppe tasse e troppo poco di quello che pagano ritorna alla caccia.
«Fra licenza di caccia, tesserino regionale e nulla osta per una sola zona di caccia spendono oltre 350 euro. Molto spesso la figura del cacciatore coincide con quella del pensionato che trova non solo nella caccia ma anche nelle attività collaterali un modo per riempire il proprio tempo libero. Se non sarà possibile diminuire il costo chiediamo che parte dei soldi siano usati in difesa dell'ambiente».
C'è una proposta per vietare la caccia in zone limitrofe a quelle distrutte da incendi.
«Siamo perfettamente d'accordo che venga recepita dalle Regioni la Legge quadro 2000 che prevede il blocco della caccia in zone colpite da incendio.
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