Le spese folli del Comune per la cancelleria finiscono sul tavolo della Corte dei Conti
10 Ottobre 2011 - 02:10Dopo il calderone scoperchiato sugli sprechi del Comune di Bologna per lacquisto della cancelleria, il consigliere Pdl Lorenzo Tomassini torna allattacco. Perché aver portato allattenzione della comunità gli sprechi di denari pubblici dellamministrazione guidata da Virginio Merola non basta: il rischio è che lindignazione lasci presto spazio ad unalzata di spallucce e a una frase di banale qualunquismo del tipo, «massì, lo fanno tutti...». E allora ecco che il consigliere bolognese del Pdl ha già pianificato le prossime mosse: un esposto alla Corte dei Conti per unindagine conoscitiva, uninterpellanza urgente in Comune che dovrebbe essere discussa già il prossimo venerdì e la creazione di un grande database degli sprechi delle amministrazione dellEmilia Romagna. Unidea già partita con lappello lanciato attraverso Facebook: «I comuni - scriveva ieri Tomassini sulla propria pagina - sprecano somme incredibili. Invito tutti gli amministratori locali dellEmilia Romagna (province, comuni e circoscrizioni) ad accedere agli atti degli enti di appartenenza ed a farmi avere copia delle fatture di acquisito della cancelleria. Costruiremo insieme un grande database per dichiarare guerra a sprechi ... ed altro!».
Riepiloghiamo i fatti contestati da Tomassini allattuale amministrazione, prendendo lesempio di una colla stick. La cooperativa Altercoop - che ha un contratto in esclusiva con il Comune - la fa pagare a Palazzo DAccursio 4,15 euro che diventano 2,25 applicando lo sconto previsto del 45,8%. Peccato che la stessa colla che il Comune paga 2,25 euro viene venduta a qualsiasi privato si presenti alla porta di Altercoop a 1,94 euro. Ma non solo: navigando su internet si trova lo stesso prodotto a 1,69 euro. Sprechi che rappresentano il 35% delle spese del Comune per la cancelleria: in soldoni più o meno 80mila euro lanno.
«Entro domani - prosegue Tomassini - presenterò lofferta di due diverse aziende che mi hanno assicurato che possono vendere i loro prodotti a un prezzo inferiore rispetto a quello proposto da Altercoop: voglio capire per quali motivi il Comune deve per forza restare aggrappato a questa cooperativa, con un evidente spreco di risorse pubbliche. Per mesi la giunta se lè presa con i tagli del governo, spaventando i cittadini, parlando di tagliare i servizi. Piuttosto, Merola guardi bene allinterno del Comune e scelga bene i suoi dirigenti». E allora ecco che in settimana il faldone di prezzi, offerte, cifre e percentuali elaborato da Tomassini finirà innanzitutto sui tavoli dei consiglieri comunali attraverso uninterpellanza urgente; poi il tutto verrà presentato in un esposto alla Corte dei Conti: «Chiederemo venga svolta unindagine conoscitiva - rilancia il consigliere - Ormai gli argini sono rotti...