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Dopo 32 anni di fidanzamento, Leo Gullotta ha sposato l'uomo che ama

Dopo 32 anni di vita insieme, qualche mese fa Leo Gullotta si è civilmente unito con il suo compagno di sempre, coronando una lunghissima storia d'amore

Dopo 32 anni di fidanzamento, Leo Gullotta ha sposato l'uomo che ama

Dopo 32 anni di fidanzamento, Leo Gullotta si è civilmente unito con il suo compagno di una vita. L'attore ha scelto il programma “Io e Te” per annunciare ufficialmente il matrimonio con l'uomo che ama e ha mostrato con orgoglio la fede al dito. “I diritti sono conquistati e quindi quando arrivano bisogna approfittarne. Grazie al lavoro di molte persone, oggi è possibile vivere legalmente in questo Paese, che finalmente ha riconosciuto come normali queste unioni”, ha dichiarato Leo Gullotta.

Il racconto fatto a Pieluigi Diaco è stato molto delicato e pieno di orgoglio da parte di Leo Gullotta. I due condividono lo stesso percorso di vita, nonostante la diversa età anagrafica. “Questo anello mi lega da due anni alla persona che amo. Durante la pubblicità Leo Gullotta mi ha mostrato lo stesso anello. Anche lui la scorsa estate si è sposato con la persona che ama, dopo 32 anni di vita insieme” ha dichiarato il giornalista, davanti all'attore visibilmente emozionato, che ha semplicemente esclamato: “Adesso si può chiamare finalmente normalità.

Leo Gullotta, oggi 73enne, non ha voluto rivelare l'identità del marito, con cui ormai convive da tantissimi anni. Leo Gullotta preferisce mantenere l'assoluto riserbo sulla sua vita privata e continuare a godersi l'amore lontano dalle telecamere. È sempre stato in prima linea nella battaglia per l'ottenimento dei diritti civili delle coppie omosessuali ma non ha mai voluto fare coming out. Intervistato pochi mesi fa da Radio2, il celebre attore ha raccontato in che modo ha reso pubblica la sua omosessualità: “Un giornalista mi chiese se ero omosessuale e io ho risposto 'sì, perché? Mi dica.' Tutto qui.” Era il 1995 e i personaggi pubblici che dichiaravano la propria omosessualità erano ancora molto pochi. “Non c'è niente di cui doversi vergognare, non c'è niente di malato. Se c'è un figlio omosessuale ci si vergogna. Ma perché? Chi fa questo si dovrebbe vergognare al contrario”.

disse ai microfoni di Radio2, riportando le parole che usa nella sua battaglia a telecamere spente.

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