«Artisti» un grande annuario per scoprire il bello della vita

Emanuele Beluffi

L'arte, oggi più di ieri, è elemento quotidiano dalla sconfinata estensione: si pensi che un italiano su tre si cimenta in attività artistiche. Ignorare tale massa creativa da un possibile intento divulgativo sarebbe una miope scelta. L'arte non può e non deve essere qualcosa per tutti e per nessuno. L'arte non è lo Zarathustra di Nietzsche Un libro per tutti e per nessuno, appunto. E, soprattutto, non può e non deve essere appannaggio e ricezione di e per pochi eletti. Noi siamo infatti per una sua divulgazione, che non è sinonimo di depotenziamento: divulgare, qui, significa riconoscere proprio quel mare magnum di potenziale creativo che si agita sotto i nostri occhi, di cui (questo sì) nn tutti sono a consocenza e che pure è da valorizzare e quindi diffondere. Ci pare illuminante questa osservazione di Vittorio Sgarbi, quando afferma: «L'arte non è una vaschetta di acquario con i pesciolini colorati che più ci aggradano, come la maggior parte degli istituzionalisti vorrebbe. Ci piaccia o meno, l'arte è sempre oceano. E nell'oceano c'è di tutto. Acque torbide e cristalline, pesci belli e mostruosi, vita e morte. Credere che tutto un oceano possa essere rappresentato dalle vasche vuol dire credere nelle semplificazioni arbitrarie» (Pronto Soccorso. Gli artisti curati da Vittorio Sgarbi, EA Editore, Palermo, 2016). Ebene, si può erroneamente- pensare che gran parte dei protagonisti dell'arte contemporanea sia già stata censita e meritoriamente valorizzate, ma in realtà nelle pubblicazioni di settore manca proprio lo spazio perquello sconfinato oceano creativo di cui si è detto e che, infatti, si rivelerà presto in Artisti, il nuovo Annuario Internazionale d'Arte Contemporanea, distribuito negli store Mondadori di tutta Italia e che rappresenterà un punto di riferimento per collezionisti, mercanti e galleristi, con le testimonianze dei principali critici e storici dell'arte e le varie sezioni corredate da testi di Luca Beatrice, Angelo Crespi, Philippe Daverio, Paolo Levi e Vittorio Sgarbi. Un confronto ragionato tra i grandi lasciti stilistici del passato e le più attuali tendenze espressive, insieme alle quotazioni, le valutazioni di mercato, i dossier, i redazionali tematici, i critici, le gallerie. Ci sono tante cose, nell'arte, da scoprire e per le quali vale la pena vivere.

A volte quelle che paiono piccole sono, al contrario, infinitamente grandi. L'arte del passato e l'arte del presente, con i loro protagonisti, sono le voci aggreganti delle pagine di Artisti. L'arte e la vita si rispecchiano e si corrispondono. E noi amiamo entrambe.

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