Cultura e Spettacoli

"Avengers" sconfigge tutti: secondo posto storico al box office

Nel primo giorno di debutto in Italia fa 5 milioni di incasso

"Avengers" sconfigge tutti: secondo posto storico al box office

Ieri siamo stati facili profeti prevedendo un futuro roseo, da top ten di tutti i tempi quanto a incassi, per il debuttante Avengers: Endgame, ultimo capitolo di quel Marvel Cinematic Univers che è diventato, negli anni, una straordinaria gallina dalle uova d'oro. Però, anche nelle più rosee aspettative, alzi la mano chi avrebbe puntato su un botteghino, al debutto, superiore ai 5 milioni di euro; roba da far girare la testa. Certo, le anteprime notturne hanno avuto un piccolo peso e, probabilmente, la paura di leggere, in giro, i famigerati spoiler, ha spinto, già nel primo giorno, tantissimi fan (640.031 biglietti venduti in 24 ore) a correre in una delle 1.050 sale che proiettavano il blockbuster Disney. Però, per capire bene l'entità di quello che è accaduto, cinematograficamente parlando, in Italia due giorni fa, vanno fatte parlare le cifre. Ebbene, i 5.167.655 euro (per una media di 4.922 euro a copia) entrati nelle casse degli esercenti rappresentano il secondo incasso di tutti i tempi, di un film debuttante, proiettato nel nostro Paese (scalzando Harry Potter e i doni della morte Parte 2 e i suoi 3.185.844 euro). Davanti, neanche a dirlo, ci sta solo il fenomeno Checco Zalone che con Quo Vado? esordì con 7.360.192 euro, anche se, va detto, quello fu un giorno festivo (il 1° gennaio), mentre Avengers: Endgame è uscito in un mercoledì feriale. E, sempre a proposito di cifre, i precedenti capitoli, fecero decisamente peggio: Avengers: Infinity War (uscito mercoledì 25 aprile 2018) partì con 3.103.621 euro, mentre Avengers (mercoledì 25 aprile 2012) iniziò la sua scalata con 2.325.800 euro. Insomma, si festeggia in casa Disney, in attesa di vedere quello che capiterà negli Usa (il film arriverà nelle sale americane solo oggi). Quale è stato il segreto di questo successo clamoroso? Prima di tutto, un cast altisonante, talmente ricco di star che si fa prima a dire chi non c'era che a elencare i presenti. Poi, una trama che, finalmente, dà più spazio al lato umano, introspettiva, lasciando un po' più libertà agli attori di cui sopra, di solito sacrificati sull'altare della CGI. Un film che, a ben vedere, accontenta non solo i fan (tra risate, pianti e applausi, come capitato all'anteprima stampa milanese), ma anche chi non mastica, abitualmente, il mondo dei cinecomics. Di tutto questo, non potrà che beneficiarne il box office italiano, già in attivo in aprile, e che ha avuto una impennata, paragonata ad analoga giornata del 2018, del 45%.

Le rose son già fiorite.

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