Baglioni e Morandi dal vivo sono Capitani Coraggiosi

Dieci concerti per i due celebri artisti (che hanno inciso anche un brano insieme)

Baglioni e Morandi dal vivo sono Capitani Coraggiosi

Due fenomeni. Uno, Claudio Baglioni, è tra i più importanti compositori italiani viventi (Morricone, Cipriani, Baldan Bembo e Facchinetti il resto alla sua altezza). L'altro, Gianni Morandi, è un'invincibile colonna del pop italiano che a oltre cinquant'anni dall'esordio è ancora in grado di dettare la linea senza dover passare da un talent. Insieme hanno venduto 104 milioni di dischi. Insieme canteranno per 10 favolose serate di settembre (dal 10 al 22) al centrale del Foro Italico di Roma.

E se andrà bene entro Natale (pronto già il Live?) ci sarà spazio anche a Milano. Nel frattempo presentano il loro brano inedito (scritto naturalmente da Baglioni) che prende nome dalla mini-tournée Capitani Coraggiosi e parlano un po' di loro, dei primi anni, di quelli difficili, di quelli memorabili e di due caratteri magnificamente diversi. E a proposito di singolo, esce oggi, si intitola appunto Capitani coraggiosi e non è niente male; il suono è un tantinello compresso (come si usa purtroppo oggi), ma di sicuro spopolerà alle radio e ha un finale nel tipico, emozionante crescendo tardobaglioni.

Dunque, dopo anni di false partenze i due si sono decisi. L'indizio più recente di un possibile via libera al progetto risale al 6 marzo. Quel giorno Morandi postò su Facebook una foto in compagnia di Baglioni. «Oggi è venuto a trovarmi il mio amico Claudio, - scriveva il cantante - abbiamo passato un paio d'ore insieme parlando di musica e raccontandoci le nostre esperienze». Era stata appena concepita la nuova coppia della canzone italiana.

E ieri, a Roma, i due hanno improvvisato uno show. Con Claudio professore rompiballe e Gianni che gli sta appresso col sorriso, da par suo, senza protestare. Gianni è unico. E racconta il loro luccicante 1969, l'anno più importante del rock. «Ti ricordi Claudio? Ci incontrammo alla Rca a Roma, al baretto, faceva un freddo cane... tu eri alle prime armi. Sai cosa? Non riuscivo a capire quelle tue canzoni strampalate, tipo Vecchio Samuel. Io, invece, facevo roba semplice che durava due minuti e mezzo. Ciao Signora Lia, ti dissi, in effetti non ricordavo il tuo nome, ti arrabbiasti». Si arrabbiò, eccome. Erano anni in cui l'occhialuto Claudio stava cercando di arrivare. Morandi era già al top. Poi nel '72 arriva l'album Piccolo Grande Amore che sbanca. Passano gli anni e nel 1981 esce Strada Facendo , altro memorabile album. Gianni ricorda: «Tu eri all'apice, io iniziavo ad avere problemi. I miei Settanta non è che siano stati granché. Tu invece...». Nel 1979 Ravera lo chiama per un sabato sera sul primo canale. E lì, a viale Mazzini, i due si incontrano nuovamente. Da quel giorno si comincia a parlare di un progetto comune sul palco. Claudio il perfezionista che se gli proproni una cosa ci pensa un mese non è un tipo facile. «Lo sai Gianni, sono un autarchico, sto bene da solo». E già. Mancano tre mesi alla tournée e Claudio già non dorme più per l'ansia. Gianni invece non vede l'ora ed è già carico come una molla. «Dai che ce la facciamo! Ti ricordi a Malta nel 2007 che trionfo? Oh, erano in 300 mila, c'era praticamante tutta l'isola». Claudio e Gianni, tipi diversi, testa e cuore. Dice Morandi: «Scrivi canzoni lunghissime, certe tue introduzioni durano più di una mia canzone!». Torniamo a bomba. L'anno scorso a Bologna dopo un concerto di Claudio, Gianni entra in camerino: «Allora, lo facciamo questo concerto?». Ed ecco la nascita di «Capitani Coraggiosi». «Che poi sono quelli - spiega Morandi - che devono tirare avanti con onestà e dignità una famiglia con 1300 euro al mese». Un progetto che poteva diventare a tre. Ma l'idea di Baglioni di unirsi a Gianni e alla Pfm è stata solo fugace. «Mi sarebbe piaciuto». Concerto che si preannuncia lungo. «Tre ore e mezza, almeno - annuncia Baglioni - dovrò tagliare la metà del mio repertorio». E allora io che ho scritto più di 600 canzoni?» ribatte Morandi. Claudio è alle corde: «Io canto canzoni brevi, fai conto Scende la pioggia .

Tu, invece, tra testi complicati e accordi impossibili è un casino...». Il maestro si rialza: «La mia musica è questa, vedi quello che puoi fare». Prima di andar via, intonano Poster , Strada Facendo e C'era un Ragazzo : brividi lungo la schiena.

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