Tra bandiere e coccarde si celebra la libertà

Walter Le Moli ama recuperare, anche a distanza di anni, le sue produzioni migliori, migliorandole e approfondendole. È questo il caso di Molto rumore per nulla, che rinasce oggi assieme alla Fondazione Arturo Toscanini e che si avvale oltre della mitica traduzione di Luca Fontana anche delle nuove musiche di Korngold, uno dei più celebri protagonisti musicali del primo Novecento tedesco. Siamo a Messina, alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Quello a cui assistiamo è un mescolarsi tra due diversi universi: gli attori incarnano i perfetti caratteri delle due commedie, quella Shakespeariana e quella Hollywoodiana, dove la grazia, l'arguzia e l'umorismo sono i princìpi di una commedia in musica. Perché non pensare al famoso Arrivano i nostri che abbagliava gli sguardi dei nostri soldati davanti alle bianche divise della marina americana?

Siamo dunque nel mitico 1945, dicevamo, tra bandiere e coccarde dove nella prima storia si innesta la seconda, quella del principe Pedro che ritorna dalla guerra insieme ai nobili Claudio e Benedetto e a suo fratello Juan, il quale aveva tentato di impadronirsi del regno e non riuscendoci cerca un motivo di vendetta.

Spettacolo composito e intelligente, diretto magistralmente dalla sapienza scenica di Walter Le Moli, eseguito divinamente dai suoi attori. Successo strepitoso.

MOLTO RUMORE PER NULLA - Arena Shakespeare di Fondazione Teatro Due, Parma.

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