Basta con «Twilight» Ecco Johnny Depp il nuovo sexy vampiro

Basta con «Twilight» Ecco Johnny Depp il nuovo sexy vampiro

Amare, mangiare, bere e Johnny Depp: declinano queste passioni gli italiani. Stando al fan club Johnny Depp Italia, che ha postato il nuovo look dell’attore quarantottenne in Dark Shadows, l’ultimo film di Tim Burton in uscita l’11 maggio, si pensa a una deppmania, esplosa nelle ultime ore. Ma c’è un perché: stavolta Johnny presta i suoi zigomi alti da zingaro all’affascinante vampiro Barnabas, ucciso e riesumato 200 anni dopo, giusto in tempo per rientrare in una famiglia di matti: la sua. I Collins sono un nido di vipere matriarcale, con la bella Michelle Pfeiffer (lei, sì, riesumata dopo anni di oblìo) a gestire i rapporti di quel covo nevrotico mediante una psichiatra (Helena Bonham Carter, lei pure sotto naftalina). Ma chi è stato, nel 1752, a seppellire vivo l’antenato vampiro, che torna e trova tutti come li aveva lasciati, nel fatiscente castello di famiglia? Una strega bionda che si chiama Angélique Brouchard e ha le fattezze di Eva Green, attrice rara, seducente e figlia d’arte (sua madre è Marlène Jobert). Naturale che, per l’ottava volta sul set col proprio mèntore, Edward Mani di Forbice abbia perso la testa per la propria co-star, bella e impossibile come lui e alter-ego femminile del Pirata per eccellenza. E infatti sua moglie Vanessa Paradis, per quanto madre dei due figli di Johnny, ha tremato e trema ancora, perché la concorrenza si fa insostenibile: Eva Green è nomade, non ha figli ed è più giovane della signora Depp. Né sono vantaggi da poco, per chi, come Il Cappellaio Matto, adori vivere da survoltato girovago. Intanto, la Cinémathèque Française di Parigi dedica un’articolata mostra-retrospettiva a Tim Burton (fino al 5 agosto), mettendo sul trono delle icone anche Johnny, il cui viso affilato campeggia su poster giganteschi. Lui, che ha mal digerito il relativo insuccesso di The Rum Diary - Cronache di una passione, da lui prodotto e interpretato (nel ruolo d’un giornalista d'assalto) e ancora nelle sale, probabilmente vivrà un’estate d’oro. Anche perché Dark Shadows pare un abito tagliato su misura: horror, gotico sardonico e sensualità cadono a pennello sulla figura di Depp, qui scavato da occhiaie secolari, le ciocche a tirabacio sulle guance smagrite da notti vampiresche. Altro che Pattinson! Depp, che in Dark Shadows recita come Nosferatu postmoderno, riemerge dal buio sottoterra quale mostro tra i mostri: i suoi familiari, del resto, conoscono il codice del sangue. E «il sangue è più denso dell’acqua» sentenzia la scena iniziale di questo mezzo musical nero, che s’ispira a una serie televisiva americana, molto popolare nei Sessanta e che, sempre intitolata Dark Shadows, è andata avanti per 1245 episodi, inchiodando mamme e bambini davanti al teleschermo, ogni pomeriggio alle quattro. Non a caso Johnny ha rivelato che, da bambino, correva a casa da scuola «per vedere il vampiro». «Il mostro è la famiglia, nido chiuso,falsamente protettivo. Non esiste la famiglia ideale», spiega Tim Burton, quest’anno presidente di giuria a Cannes. Eppure la famiglia ha salvato Johnny Depp dall’autolesionismo alcolico e stupefacente, al quale pare stia ritornando. Basta vedere in che modo duetta con Marilyn Manson...

Ma Se Depp sfascerà il suo clan di fiducia, immedesimandosi col vampiro Barnabas assediato da parenti-mostri, Burton avrà avuto su di lui l’effetto che Stanley Kubrick fece a Tom Cruise, divorziato da Nicole Kidman dopo le riprese di Eyes Wide Shut: troppo intenso quello sguardo di dentro. Intanto, Ombre scure potrebbe diventare il blockbuster dell’estate, rilanciando Depp come sexy-vampiro, che, tra soap-opera e realtà, si aggira elegante tra le candele sempre accese del maniero di famiglia.

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