Box Office

Come ha raccontato Luciano Ligabue, Made In Italy è una dichiarazione d'amore per il nostro Paese; parla di gente perbene, con forti valori per le proprie radici, è soprattutto una bella storia d'amore, di forti sentimenti. Questi elementi sono stati premianti e rassicuranti sia per il cinema italiano, che ha bisogno di sceneggiature diverse e di connubi nuovi, sia per il pubblico». È entusiasta Giampaolo Letta, AD di Medusa Film, davanti ai dati registrati dal film diretto da Ligabue. Made in Italy ha debuttato primo con 1.411.655 euro e 203.279 biglietti venduti (il precedente Da zero a dieci era partito con 822.718 euro, ma in tre giorni). Un bel risultato che riconferma la bontà del cinema italiano in questo 2018, con una quota incassi del 39,4%. Sorride anche L'uomo del treno - The Commuter, il thriller con Liam Neeson, che ha esordito alle spalle del «Liga» con 1.072.695 euro e la seconda media per copia (4.414). La migliore l'ha ottenuta il film candidato agli Oscar di Luca Guadagnino, Chiamami col tuo nome, pur settimo in classifica (a causa delle poche sale, 143, messe a disposizione per un titolo così ricercato) che ha avuto una media, davvero alta, di 5.463 euro, per un totale, nei primi quattro giorni di programmazione, di 781.250 euro.

Interessante anche l'ottava posizione di Finalmente sposi, il nuovo film degli Arteteca che, praticamente, uguaglia il dato del loro precedente Vita, cuore, battito. Fallimentare, invece, Downsizing - Vivere alla grande, con Matt Damon, solo quattordicesimo con la miseria di 289.502 euro di botteghino e 1.310 euro di media sala.

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