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Caso Fausto Brizzi: le Iene tornano all’attacco

Non ci stanno le Iene, le prime a portare alla luce la vicenda che ha coinvolto il regista Fausto Brizzi ad accettare la sentenza del gip che lo assolve dalle accuse di violenza sessuale su tre donne. E in un lungo post sulla loro pagina, Le Iene ne spiegano le motivazioni

Caso Fausto Brizzi: le Iene tornano all’attacco

Con la richiesta di archiviazione del pm per le accuse di violenza sessuale su tre donne contro il regista Fausto Brizzi, si chiude una vicenda aperta da un servizio delle Iene che aveva raccolto denunce di molestie da parte del regista a molte donne che per varie ragioni lavorative si erano incontrate con lui. Per le Iene, si legge, non è affatto finita qui.

Per due delle tre donne che avevano denunciato il regista era passato troppo tempo, perché la legge italiana prevede che le vittime di violenza reale o presunta abbiano sei mesi per sporgere denuncia. Passati i quali il reato viene prescritto. Le iene si rivolgono al pm per specificare due importanti elementi. "Intanto le testimonianze delle ragazze non sono soltanto tre, ma quindici, non legate da alcun tipo di vincolo tra di loro, e che hanno raccontato senza conoscersi, esattamente le stesse cose, le stesse modalità. Inoltre - si legge ancora, Le Iene rivendicano il fatto di non aver mai fatto il suo nome, soltanto di aver raccontato le vicende".

Il nome del regista era stato portato alla luce da alcune riviste solo in seguito all’inchiesta. Poi un’invito rivolto al regista: “Se davvero ritiene di aver agito nella totale trasparenza e onestà Brizzi denunci Le Iene pretenda di essere risarcito da noi.

Siamo pronti a portare davanti a un tribunale le dettagliate testimonianze che abbiamo raccolto” questo perché quando scoppiò la vicenda, il regista minacciò di chiedere i danni solo le ragazze, mai la trasmissione.

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