Che storia il (non) plagio di Waters

Il cd del leader dei Pink Floyd bloccato perché copia Isgrò. In realtà...

Che storia il (non) plagio di Waters

A Milano, uno dei soliti giudici ha bloccato l'uscita dell'attesissimo, dopo venticinque anni, nuovo disco solista dell'immenso Roger Waters, ex Pink Floyd. Ora sarà pure vero che, come Waters stesso ha dichiarato, con il pur l'assai suadente The Dark Side of Moon i Floyd iniziarono la loro fase declinante considero, per quanto mi riguarda, Ummagumma il loro capolavoro , è anche vero che privare gli appassionati di un simile disco-evento perché nella copertina e nel libretto, sono stati ravvisati gli estremi del plagio delle opere di Emilio Isgrò, noto per l'invenzione della tecnica delle «cancellature» su libri ed enciclopedie, sembra una delle tante assurdità d'Italia. Tanto più che un vecchio compagno di liceo dell'artista siculo-concettuale, fornisce una sua versione sulla reale paternità della fondamentale inven-zione.

«Come si chiamava? Luisa nonnò, Margherita. Bionde così, non è che ce n'erano tante in Sicilia. E lui era innamorato pazzo. Tutti noi al liceo, lo eravamo. Ma Margherita era a lui che faceva gli occhi dolci. Il padre, glieli avrebbe fatti neri. Era di Pavia. Maresciallo comandato a Barcellona di Pozzo di Gotto. Per poco, sperava. Così, quando s'accorse del filarino della figliuola, se la chiuse a casa. Al liceo l'accompagnava di persona o un vecchio appuntato, e senza telefono e col postino che gli consegnava la corrispondenza in caserma, probabile sarebbe finita lì.

Per fortuna a scuola c'erano i libri e questa mia idea. No, niente lettere nascoste dentro. Quel diavolo di maresciallo controllava dappertutto. Il sistema era semplice: si cancellavano delle parole per tenerne vive altre e di che gran vita fiammeggiassero lo dimostra il fatto che i due, in barba all'Arma, presto presero il volo. Ma dov'è? Ah, eccolo qui: Storia della letteratura Italiana del Sapegno. All'inventore del nostro alfabeto amoroso nel giorno del nostro matrimonio. 19 maggio 1959. Adesso che lo vede mio nipote Santuzzo, salterà dalla gioia. Oggi era uno straccio: il tribunale di Milano ha bloccato l'uscita del disco che aspettava da anni. E come lui tanti, veramente. Un disco di ehm il nome non me lo ricordo. Alla mia età la memoria è quella che è, ma il libro l'ho trovato ed è la prova che la tecnica delle cancellature non è che se la sia inventata ehm come si chiamava quello in terza fila? Massì insomma, il siculo plagiato».

Anche se intanto vorrei capire come si può, dopo aver passato la vita intera a cancellare, senza chiedere il permesso, parole dai libri degli altri, pretendere poi di cancellare la musica di uno che ha fatto la stessa cosa ma sul suo disco. E in ogni caso, come Santuzzo m'ha mostrato, da Dalì a Hopper, i musicisti pop hanno saccheggiato proprio di tutto.

«Citazione» si chiama: e qualsiasi cancellatore compulsivo dovrebbe essere fiero della citazione del grande ehm come minchia si chiama?

*Gaetano Cappelli sarà a settembre in libreria con Quanto sei cool, piccola guida ai capricci del gusto (Sonzogno), in cui saranno raccolti anche i pezzi pubblicati da il Giornale.

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