Cultura e Spettacoli

"Chi ha ucciso Lady D.?" La morte di Diana diventa una serie tv

Una serie televisiva, tra fiction e realtà, indagherà sulla morte della principessa del Galles, con l’obiettivo di smascherare fake news e teorie di complotto

"Chi ha ucciso Lady D.?" La morte di Diana diventa una serie tv

La morte di Lady Diana è stato un evento traumatico per l’opinione pubblica internazionale, tanto drammatico quanto sorprendente, ma anche un’esplosione mediatica da cui sono scaturite le più improbabili teorie di complotto. Una nuova serie televisiva franco-britannica, in bilico tra fiction e fatti reali, vuole portare alla luce e smontare tutte le fake news sulla triste fine della principessa del popolo.

“Chi ha ucciso Lady Diana?”

Il magazine Variety riporta in esclusiva la notizia della preparazione di una miniserie televisiva sulla morte della principessa del Galles, dal titolo “Chi ha ucciso Lady D.?”. A produrla saranno la britannica Headline Pictures e la francese Intineraire Production. Alla sceneggiatura starebbe collaborando un personaggio d’eccezione, ovvero Martine Monteil, che all’epoca della morte della principessa Diana guidava il dipartimento investigativo di polizia che si occupava di crimini e che ebbe un ruolo di primo piano nelle indagini sull’incidente nel tunnel dell’Alma.

“Martine Monteil ha combattuto per scoprire la verità ed è stata perfino soprannominata ‘Mademoiselle Maigret’”, ha detto Pierre Laugier, il cofondatore di Itineraire Production. Lo scopo della storia narrata nella serie, che mescola realtà e finzione, è quello di raccontare la morte di Lady Diana e le successive indagini da molteplici punti di vista. I protagonisti sono un ammiratore inglese della principessa che ha creato il blog “Chi ha ucciso Lady Di?” e un detective francese.

Questo espediente narrativo, commentano le produzioni britannica e francese, serve puntare i riflettori sulle tante fake news e sulle teorie complottiste che hanno portato a immaginare scenari degni di un giallo in stile Agatha Christie: “[La tragedia] è stata uno dei più grandi eventi culturali che sono divenuti virali, generando una valanga di fake news”, sottolineando che “la fine degli anni Novanta ha segnato la nascita dei tabloid online”.

La morte di Lady Diana, un giallo virale

Per la stampa internazionale e per tutti noi che leggiamo i giornali quel 31 agosto 1997 rappresentò il punto di svolta, il cambiamento mediatico e culturale nel modo in cui venivano raccontate e recepite la notizie. A tutto ciò contribuì, inevitabilmente, il fascino che Lady Diana ha sempre avuto sul pubblico e, di conseguenza, lo tsunami emotivo che colpì persone di ogni nazionalità all’annuncio del suo decesso. A tal proposito il produttore della Headline Pictures, Christian Baute, ha dichiarato a Variety: “Chi ha ucciso Lady Di?” punterà i riflettori sulla costruzione…di una teoria cospirativa su larga scala. È stato uno spartiacque che cambiò la percezione dei media in merito al modo di diffondere le notizie” e ha aggiunto che la serie si addentrerà “nell’avvincente dietro le quinte delle indagini e nella frenesia dei media riguardo a queste. Gli americani hanno John F. Kennedy e Marilyn Monroe, noi abbiamo la principessa Diana. Sono tutti di uguale importanza”.

Negli anni le teorie di complotto sulla morte di Lady Diana si sono moltiplicate, ma lo stesso non si può dire delle dimostrazioni, con prove e fatti, di tali ipotesi. Una delle più celebri sostiene che la principessa del Galles sarebbe stata uccisa dai servizi segreti britannici, poiché se avesse sposato il miliardario Dodi al-Fayed e gli avesse dati un figlio, il futuro re d’Inghilterra avrebbe avuto un fratello musulmano. C’è anche chi sostiene che Lady Diana sia stata assassinata da oscuri signori della guerra a causa della sua battaglia contro le mine antiuomo.

Non basterebbe un libro per raccogliere tutte queste storie. In effetti ci sono dei punti poco chiari nella morte della principessa, in modo particolare nella dinamica dei fatti, ma ciò non significa che le spiegazioni siano da cercare in chissà quale strana cospirazione. Spesso la verità è di gran lunga più semplice, ma può capitare che non abbiamo sufficienti elementi per trovarla.

Almeno per il momento.

Commenti