E' in arrivo al cinema, giovedì 29 Marzo, "L'ultimo viaggio", un'opera focalizzata sul rapporto tra un nonno e la nipote ma che, sullo sfondo, raffronta anche la Seconda guerra mondiale e la rivoluzione ucraina del 2014.
Il film di Nick Baker Monteys ha per protagonista Edward (il magnetico Jurgen Prochnow), un berlinese ultra novantenne che, a pochi giorni dal funerale della moglie, decide di partire per Kiev allo scopo di ricucire un’antica ferita e fare pace con quanto commesso, in gioventù, durante la guerra. Adele (Petra Schmidt-Schaller), sollecitata dalla madre, raggiunge il nonno in stazione per convincerlo a desistere dall'impresa ma non fa in tempo a scendere dal treno e si ritrova quindi, suo malgrado, ad accompagnarlo. I due, a bordo, fanno la conoscenza di un ragazzo ucraino, Lew (Tambet Tuisk), che sarà loro utile in quello che si rivelerà un viaggio doloroso e imprudente. Ad attenderli non ci sarà soltanto la chiusura del cerchio con un passato ingombrante ma anche l'immersione in una terra dal presente travagliato.
Adele e il nonno hanno sempre nutrito scarso interesse reciproco, assorbiti ognuno dai propri demoni interiori ma, una volta obbligati a trascorrere del tempo insieme, si avvia in loro un processo di cambiamento e di conoscenza: il comune viaggio diverrà per la ragazza un percorso di formazione, mentre per l'anziano una sorta di catarsi.
Quello di riconciliarsi con azioni compiute in una stagione lontana è un bisogno cui è difficile sfuggire per sempre, soprattutto se, come nel caso dell'anziano Edward, in virtù del passato si è ricordati da taluni come un traditore e da altri come un eroe. Il film non giudica i personaggi, evidenzia semmai come ognuno sia vittima di qualcosa, anche chi ha commesso crimini atroci. Edward è una figura controversa, che si è fatta fragile e sofferente non solo sotto il peso dell'età ma sotto quello dei ricordi: ha combattuto al fianco dei nazisti e ha ucciso alcuni partigiani proprio nel periodo in cui si è trovato anche a salvare delle vite e a conoscere l'amore.
Apprendere la verità su suo nonno significa per Adele affrontare un profondo turbamento, ma anche fare pace con le origini della propria famiglia e sentirsi finalmente pronta ad assumersi le responsabilità della vita.
"L'ultimo viaggio" è un
dramma solido e asciutto che permette di riflettere sull'eredità della guerra e su come, al mutare di epoca e motivazioni, ogni conflitto non faccia che dilaniare, in senso sia fisico sia metaforico, la generazione coinvolta.
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