Cultura e Spettacoli

Combattere per l'aumento delle pensioni agli invalidi

Giusy Versace

Da quando sono entrata in Parlamento cerco di farmi un'opinione più chiara su tutto ciò che accade. Studio, osservo, ascolto! Mi concentro come quando devo affrontare un allenamento o una gara. Ma lì, sulla pista, quasi tutto dipende da te, mentre in Parlamento non è cosi! Mi scontro su temi che dovrebbero unire e non dividere, ma spesso la politica è un'altra cosa. La comunicazione è determinante e la coerenza sembra quasi un optional. In questi giorni si parla tanto della manovra finanziaria e, lo ammetto, leggendo il testo della Legge di Bilancio giunto alla Camera, la delusione è stata tanta. Nulla di concreto a sostegno di quei 3 milioni di persone con disabilità che il lavoro non possono andare a cercarlo. Persone cui lo Stato oggi riconosce una pensione d'inabilità di circa 280 euro (più dignitoso definirla «rimborso spese»). Ho provato ad accendere i riflettori su una tematica che merita maggiore attenzione, lavorando per migliorare questo testo, a mio avviso incompleto, presentando un emendamento che prevedeva l'aumento delle pensioni d'inabilità a 350 euro. Soli 70 euro in più al mese! Un gesto che poteva significare un grande segnale per una categoria di persone che non ha scelto di vivere con una disabilità e che, nonostante le difficoltà, l'ha accettata cercando di vivere con dignità. Il mio emendamento, seppur segnalato e applaudito, è stato poi respinto, bocciato e buttato alle ortiche. Ci ho riprovato rilanciando in aula con un ordine del giorno. Anche questo bocciato! Ma, del resto, possiamo aspettarci attenzione a tali temi da un gruppo, come quello del M5S, che non ha avuto rispetto verso un collega colpito da sclerosi multipla? Difficile da comprendere per chi, come me, ha un concetto di squadra molto diverso. Vantano attenzioni ai disabili e pubblicano post ingannevoli parlando di pensioni a 780 euro, ma quel popolo degli invalidi, che io stessa rappresento, aspetta azioni vere.

Non slogan! La mia battaglia (e del mio gruppo) continua anche in Senato, dove spero che il buon senso prevalga e continuerà in tutte le sedi dove potrò far sentire la mia voce. #staytuned

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