Cultura e Spettacoli

Conti-Panariello-Pieraccioni, show in tv: "Siamo ragazzacci che fanno battute da bar"

Lo spettacolo venerdì su Rai1: "Anche noi abbiamo avuto la fase Bugo-Morgan"

Conti-Panariello-Pieraccioni, show in tv: "Siamo ragazzacci che fanno battute da bar"

«Siamo tre ragazzacci da bar. Facciamo battute da terza media. Come al Bar Sport che però, attenzione, ospitava battutisti feroci, penso a Livorno la patria di questo genere». Parola di Leonardo Pieraccioni che così presenta lo show con la regia di Leonardo Scucchi, in onda venerdì in prima serata su Rai1, con il trio di toscanacci che vede insieme, oltre al regista, Giorgio Panariello e Carlo Conti. Si tratta appunto di Panariello Conti Pieraccioni Lo show, lo spettacolo teatrale che da quattro anni gira l'Italia e che ha fatto il pieno di spettatori, più di 300mila con 85 repliche in 22 città. Il segreto di questo successo? «Forse il fatto spiega Panariello che intanto sta scrivendo La favola mia, il suo nuovo spettacolo teatrale che ci conosciamo da 40 anni e sul palcoscenico si capisce. Dopo 25 anni abbiamo deciso di fare una cosa insieme un po' eccezionale, tanto che erano previste all'inizio solo due date dall'Arena di Verona. Poi ci siamo fatti prendere la mano».

Insomma è come assistere a un incontro tra vecchi amici quasi coetanei (Panariello 59, Conti 58 e Pieraccioni 54 anni), «con gli stessi difetti di 40 anni fa» puntualizza Pieraccioni, che però sanno come fare bene un varietà vecchio stile tra gag, imitazioni, travestimenti e sketch.

«È stata una fortuna incontrarci e fare la gavetta insieme», sottolinea Carlo Conti che tornerà in tv con 5 puntate della Corrida mentre il 3 aprile condurrà la serata dei Premi David di Donatello. Ma il trio sa come far ridere il pubblico anche quando è umano magari non ci si sopporta tanto: «Anche noi ricorda Pieraccioni che a giugno inizierà le riprese della sua nuova commedia, protagonista Marcello Fonte (Dogman) abbiamo avuto il nostro momento Bugo-Morgan quando Panariello mi ha ripreso sul mio sketch. Abbiamo litigato anche se era per una bischerata, per via del mio personaggio del pisano che diceva parolacce su parolacce e Giorgio sosteneva che avessi esagerato. Ma per me era normale, ho lavorato vent'anni con Massimo Ceccherini».

Il nuovo direttore di Rai1 Stefano Coletta, cerca invece di dare una spiegazione più «alta» scomodando addirittura Freud che «nel saggio sull'umorismo Il perturbante spiega l'esistenza di due livelli, quello che agisce all'interno di chi fa lo spettacolo e quello di chi ne fruisce. Bene, sono andato a vedere il loro spettacolo a teatro, e ho capito che riescono a mettere insieme questi due livelli». La scelta dello show, precisa il direttore che del trio è amico in particolare di Carlo Conti con cui ha lavorato per Rai3, «afferisce alla direzione precedente di Teresa De Santis che ha avuto il merito di portare in tv le pareti teatrali. Qui in più il codice toscano la fa da padrone, mettendo insieme Il vernacoliere insieme a un minimalismo narrativo con una serie di episodi in cui tutti ci possiamo ritrovare».

Il tutto condito da «una leggerezza di questi tre animali in scena che sicuramente premierà la serata di San Valentino».

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