Cultura e Spettacoli

Coronavirus, Dolce e Gabbana: "Milano irriconoscibile ma il panico non aiuta"

Dolce e Gabbana hanno sfilato regolarmente alla Milano fashion week e hanno effettuato una ingente donazione a Humanitas University per la ricerca

Coronavirus, Dolce e Gabbana: "Milano irriconoscibile ma il panico non aiuta"

Milano è diventata la città simbolo del Coronavirus. Le misure restrittive adottate dal governatore della Lombardia hanno radicalmente cambiato il volto della città, fino a pochi giorni fa epicentro della movida. Locali, discoteche e pub, ma anche palestre, centri congressi e culturali sono stati svuotati dall'emendamento. Il decreto impedisce qualsiasi riunione pubblica o privata pr evitare i contagi. I bar sono chiusi dalle 18 alle 6 del mattino, una situazione quanto meno anomala per la città simbolo dell'aperitivo, che per qualche tempo dovrà rinunciare alle sue abitudini. La diffusione dei casi di Coronavirus ha coinciso con la Milano fashion week. Questo è uno degli appuntamenti più importanti del calendario degli eventi del capoluogo lombardo ma non tutti hanno deciso di abbandonarsi agli allarmismi. Con le dovute precauzioni, in molti hanno comunque deciso di mandare avanti lo spettacolo. Tra loro ci sono Dolce e Gabbana, che a differenza di Armani e Biagiotti hanno comunque effettuato lo show.

Ovviamente, l'evento della maison italiana era in programma prima che la Regione Lombardia emanasse l'emendamento d'ermergenza, quindi nessuna norma è stata violata dall'iconico duo della moda, che ha voluto dare un segnale forte e di speranza a Milano. In una città quasi deserta, in molti casi preda di una psicosi collettiva dovuta alla paura di un'epidemia, Dolce e Gabbana hanno portato in passerella la loro collezione autunno/inverno 2020 al Metropol di Viale Piave 24. Molta le gente in sala, tantissima quella dietro le quinte di quello che è stato un vero e proprio spettacolo, un tentativo di normalità in una situazione di disagio palpabile. La scelta di Dolce e Gabbana non è stata egoistica. I due stilisti hanno recentemente effettuato una cospicua donazione a Humanitas University per finanziare la ricerca condotta dall'immunologo Alberto Mantovani, impegnato a capire in che modo il sistema immunitario risponde al Coronavirus.

"Sono anni che lavoriamo con Humanitas University, e ci è venuto spontaneo collaborare per la ricerca contro il virus, per trovare un medicinale o un vaccino", hanno detto i due stilisti ai microfoni de La Vita in diretta, il programma di Rai1 condotto da Alberto Matano e Lorella Cuccarini. Inevitabile un commento sulla situazione di Milano, resa irriconoscibile dall paura dei cittadini prima ancora che dai provvedimenti della Regione. "Per tutti è uno choc, anche per noi ieri è stato alquanto difficile affrontare la sfilata con questo clima, ma noi pensiamo positivo e bisogna credere nei nostri ricercatori e studiosi", ha detto Domenico Dolce, cercando di infondere un clima di ottimismo.

"Se ci abbattiamo e creiamo il panico, il panico non aiuta nessuno", ha concluso lo stilista. Da imprenditori di successo, i due stilisti non hanno potuto fare a meno di sottolienare che il Coronavirus causerà ripercussioni economiche e finanziarie in tutto il mondo.

A risentirne, inevitabilmente, sarà anche il made in Italy, ma Dolce e Gabbana, in questo momento, non badano all'aspetto economico: "In questo momento la cosa più importante non è pensare ai soldi, ma pensare alla salute."

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