È la donna che ha fatto innamorare Checco Zalone e che l'ha portato a mettere in discussione la sua ossessione per il posto fisso. Lei, Eleonora Giovanardi, 33 anni di Reggio Emilia, è la protagonista femminile di Quo vado?.
In una intervista a La Stampa, racconta cosa vuol dire lavorare con l'artista barese. "Ho fatto il provino e mi hanno ammesso alla sessione di improvvisazione con Checco, in cui ho dovuto fingere di camminare sul ghiaccio. Ci siamo divertiti, ma non immaginavo che la sera stessa mi avrebbe chiamato: "Allora lo fai tu questo film". Abbiamo girato alle Isole Svalbard, poi a Bergen in Norvegia. L' Africa del film invece è stata fatta a Latina".
Com'è Zalone? "Un ciclone. Lavora 24 ore su 24. È stato un grande impegno psicofisico. Checco dà attenzione costante, ma la richiede pure. Gli unici tempi che si prende sono quelli della battuta. Mi ha insegnato a essere seria scherzando. Mi ha aiutato la fortuna. Ma aver praticato la commedia dell'arte e fondato una piccola compagnia teatrale, nonché l'esperienza come spalla di Maurizio Crozza sono stati trascorsi utili".
Sul successo di Quo vado? spiega: "Sono convinta sia per la comicità stratificata, ideata da Luca con il regista Nunziante, che arriva a vari tipi di persone. Luca, con la maschera di Checco, parla a chiunque ma la sua critica sociale è anzitutto verso se stesso. La maschera lo pone al centro della scena impedendogli di puntare il dito. Anche perché lui ama la gente e riesce a tirare fuori il bambino che ha dentro".
Alla domanda se Luca Medici è molto diverso dalla sua maschera, la Giovanardi risponde:
"È meno misogino, molto più colto, un musicista eccezionale. Ha grande capacità di analisi e sintesi dei problemi italiani. In comune con Checco, Luca ha l' intelligenza emotiva: sente. Che è la forza della sua maschera".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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