Barbara d'Urso: "In un'altra vita sarei stata ​sicuramente un ragazzo gay"

Le porte dei suoi programmi sono aperte a qualunque ospite, ma la d'Urso ha un particolare desiderio: vorrebbe ospitare la moglie di Renzi

Barbara d'Urso: "In un'altra vita sarei stata  ​sicuramente un ragazzo gay"

Barbara d'Urso, conduttrice e regina della domenica targata Canale 5, in un'intervista a Gay.it ha raccontato della sua esperienza alla guida dei programmi Mediaset

La d'Urso ha parlato del lavoro che c'è dietro la scelta degli ospiti, un punto cardine sia di Domenica Live e Pomeriggio5. Un lavoro impegnativo sia per la cronaca sia per le storie che vengono raccontate. "Cerco sempre di scegliere quelle che mi prendono il cuore e che possano emozionare il pubblico da casa". La presentatrice rivela di non aver mai ricevuto un no ad un invito in studio, ma esprime un desiderio particolare: "Vorrei tanto Agnese Renzi anche se, per ora, l'invito ufficiale non è mai stato fatto". Inoltre spiega di non avere raconri con nessuno, e che nel suo "salotto" inviterebbe chiunque: "Io non sono una che chiude le porte, anzi. Le mie porte sono aperte a tutti".

Si dice "fiera" di paicere al mondo gay: "Ogni volta che vado a cena fuori, con i miei amici, sono sempre l'unica etero. Nelle tavolate ci siamo sempre io e, almeno, dieci gay. E mi creda, non è proprio un bene per il mio sentirmi donna, ma torno a casa sempre felicissima. Le dirò, in un'altra vita, devo esser stata sicuramente un ragazzo gay. Sono troppo gay inside". La presentatrice ha parlato anche della sua posizione a difese del mondo Lgbt: "Sono almeno nove anni, che tutti i giorni, in video e non, mi batto in prima persona per i diritti civili. E mi creda che nove anni fa, tutto ciò era piuttosto anacronistico. Oggi fa comodo un pò a tutti battersi per i diritti civili ma io, a differenza loro, ci credo davvero e ci metto la faccia. Ho anche creato un 'timbrò che appare in sovrimpressione quando tratto questi temi con la scritta 'Stop omofobià. La mia battaglia per i diritti viaggia di pari passo con quella contro la violenza sulle donne"

Nonostante la sua posizione sul mondo omosessuale, ammette che nel programma sono state invitate persone dichiaratamente omofobe na solo per avere un confronto: "Si chiamano talk proprio perché deve esserci un confronto. Ho invitato tanta gente a parlare di argomenti legati al mondo lgbt, ma mai nessuno si è permesso di offendere il mondo gay. Qualora qualcuno ci abbia provato, in parte, è stato anche un bene. Almeno li abbiamo smascherati e sappiamo chi sono. Comunque, mi ripeto, ho sempre difeso ad alta voce il mondo gay e mai nessuno si permetterà di offenderlo a casa mia".

Sul rapporto con i social network dice: "Io sono una ragazza normalissima, che ha una vita fuori dal lavoro piuttosto semplice e pubblico sempre quello che voglio, e non quello che devo. Mi diverto come una pazza a condividere e a postare tutto quello che mi passa per la testa. Pensi che ora sto lavorando anche ad un nuovo progetto cibernetico, del quale vi parlerò a tempo debito". Molte volte è stata criticata ma risponde: "mmagino di essere molto amata visto che sono quarant'anni che faccio questo mestiere.

Il pubblico che mi segue da casa è sempre tanto; inoltre lo percepisco quotidianamente dal calore delle persone che mi fermano per strada. E' pur vero che non si può piacere a tutti, e ci sarà sicuramente qualcuno a cui piaccio di meno, ed è giusto che sia così"

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