Cultura e Spettacoli

"Le donne sono capaci di dialogare, di tessere rapporti, di costruire e di non fare guerre"

Lorena Bianchetti ha avuto il grande privilegio di conoscere tre Papi: “Per chi per chi crede, sono stati mandati dallo Spirito Santo perché hanno raccontato e sono stati al servizio del periodo storico”. Si racconta in questa intervista per ilgiornale.it

"Le donne sono capaci di dialogare, di tessere rapporti, di costruire e di non fare guerre"

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"Le donne sono capaci di dialogare, di tessere rapporti, di costruire e di non fare guerre"

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Per Lorena Bianchetti, storica conduttrice del programma di successo “A sua immagine” in onda su Raiuno il sabato pomeriggio (con la novità dei giovani in studio che raccontano le loro storie) e la domenica mattina, quest’anno ricorre un anniversario molto speciale: trent’anni di attività televisiva. Il suo esordio, o meglio il suo debutto, avvenne nel 1991 come ballerina nel programma “Piacere Raiuno”. Dopodiché sono state numerose le trasmissioni (dall’infotainment a quelle a taglio più giornalistico) di cui è stata al timone in veste di conduttrice (per citarne qualcuna: Domenica In, L’Italia sul 2, Lo Zecchino d’Oro). Tra le sue passioni spicca indubbiamente la scrittura (è spesso anche autrice delle sue trasmissioni); nel 2018 ha esordito come scrittrice col libro “Una guerriera disarmata” edito da Piemme. Ha avuto il grande privilegio di avere conosciuto tre Papi: “Per chi per chi crede, sono stati mandati dallo Spirito Santo perché hanno raccontato e sono stati al servizio del periodo storico”. Si racconta in questa intervista per ilgiornale.it.

Quest’anno per lei ricorre un anniversario speciale…

“Si, trenta anni di televisione! Non mi sento vecchia ma veramente all’inizio; sono stati 30 anni ininterrotti, per me è stata una sfida importante e anche un regalo che spero di essermi un po' meritato visto che mi sono sempre impegnata e ho cercato di vivere questo lavoro con impegno e passione”.

Le più grandi soddisfazioni di questi ultimi anni?

“Tantissime! Ogni programma mi ha insegnato e regalato qualcosa di bello; ci sono stati anche momenti dal punto di vista istituzionale davvero significativi. Ad esempio quando il Presidente Mattarella mi ha insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica…Ma anche la telefonata di Papa Francesco assolutamente inaspettata. Riconoscimenti che sono stati incoraggiamenti importanti”.

Pensa che oggi ci sia più spazio per le donne nei ruoli apicali e anche in politica?

“Non so se si è arrivati davvero ad una pari dignità, certo è che bisognerebbe auspicarla e aumentarla perché le donne fanno davvero la differenza senza nulla togliere agli uomini! Però le donne sono capaci di dialogare, di tessere rapporti, di costruire e di non fare guerre”.

Gli ascolti continuano a premiare “A sua Immagine”, quale è il segreto di una trasmissione così longeva?

“E’ una trasmissione che non si siede mai e che cerca di rinnovarsi in continuazione; ascolta molto la gente e si mette nei panni dell’altro. Lo spettatore è considerato una persona e non un consumatore da spremere”.

C’è anche una novità nel programma del sabato pomeriggio, ce la racconta in breve?

“I giovani sono i protagonisti delle nostre storie, ci sono dei faccia a faccia delle storie che vengono raccontate, ma allo stesso tempo abbiamo cercato di farle commentare o comunque cerchiamo di guardarle anche dall’ottica dei più giovani, da quella fascia di età che solitamente non viene ascoltata. Vengono spesso raccontati da adulti o dagli esperti, pochi si interrogano sui loro sentimenti, sui loro stati d’animo, sui loro sogni”.

A livello lavorativo e probabilmente anche a livello personale ha avuto modo di conoscere tre Papi…Un aggettivo per descriverli?

"Un aggettivo è limitato per personalità così carismatiche. Tre persone illuminate, l'uno è la continuazione dell'altro al di là della provenienza o delle origini. Il filo conduttore che li lega è indubbiamente l'insegnamento del concilio Vaticano II. Detto ciò, Papa Giovanni Paolo II era una persona di grande ironia e di contenuto rivoluzionario (è stato il primo a parlare di genio femminile e poi a visitare la Sinagoga); emanava una luce che non so nemmeno spiegarti, capivi che era un santo. Ho avuto il privilegio di raccontare il suo pontificato fino alla sua fine. E' stato un grande, di una dolcezza infinita Papa Benedetto, un uomo con un animo elegante capace di ascoltarti, attento a tutto e di una tenerezza infinita. Papa Francesco è una persona di straordinario carisma, tenero e fermo allo stesso tempo, ironico, rivoluzionario, mi incanta.

Tre Papi che, davvero, per chi crede sono stati mandati dallo Spirito Santo perché hanno raccontato e sono stati al servizio del periodo storico”.

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