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Il cespuglio, le lacrime e la sfuriata. Tutte le volte che la regina Elisabetta ha perso il controllo

Il documentario "Inside the Crown: Secrets of the Royals" ha mostrato un lato inedito della sovrana, conosciuta per essere estremamente diplomatica. In più occasioni la sua "umanità" ha preso il sopravvento

Il cespuglio, le lacrime e la sfuriata. Tutte le volte che la regina Elisabetta ha perso il controllo

Regnare è un’arte sopraffina che richiede grande personalità e incredibili virtù. La Regina Elisabetta II è sempre stata maestra in questo: nei suoi 67 anni di regno ha dimostrato di saper affrontare qualsivoglia situazione, anche quelle più spiacevoli e fastidiose, con grande autocontrollo e diplomazia. Pur non essendo nata regina (se lo zio, Edoardo VIII, non avesse abdicato, non sarebbe mai arrivata al trono), il destino l’ha condotta ugualmente verso la corona, sua vera essenza. Sebbene, parlando di Elisabetta II, sia difficile distaccare l’immagine di regina da quella di donna, in più di un’occasione la sua "umanità" ha preso il sopravvento e The Queen si è comportata in modo tutt’altro che "regale".

Nel documentario "Inside the Crown: Secrets of the Royals", andato in onda nel Regno Unito su ITV, l’intervista all’ex segretario agli esteri Lord David Owen ha mostrato un lato inedito della sovrana, riportando alla memoria quella volta in cui Sua Maestà si è nascosta in un cespuglio per evitare l’incontro con il dittatore della Romania, Nicolae Ceaușescu, e sua moglie Elena, in visita a Londra nel 1978.

L’episodio del cespuglio

Era la prima volta in cui un capo politico comunista si recava in Gran Bretagna. L’incontro era stato organizzato dal Governo ed Elisabetta, all’epoca 52enne, aveva dovuto "subire" la presenza di Ceaușescu, capendo in fondo la sua importanza a livello diplomatico.

Come di consueto, la regina e Filippo d’Edimburgo erano andati a prendere dittatore e consorte in stazione e avevano fatto insieme il viaggio fino a Buckingham Palace. Ma giunti a palazzo, lontani dalle apparenze, la sovrana cercò di evitarli in tutti i modi. "Durante la loro permanenza, la regina ha portato i corgi a fare una passeggiata nei giardini del palazzo e ha potuto vedere Ceaușescu arrivare dall'altra parte – viene detto nel documentario -. Pensò: 'Non riesco proprio a parlare con loro', quindi per la prima e unica volta nella sua vita, si nascose in un cespuglio per evitare i suoi ospiti". Ceaușescu molto probabilmente non si rese conto dell’accaduto, e il gesto di Elisabetta II non fece alcun danno.

Elisabetta e la politica estera

Questo è solo uno dei tanti episodi, in cui un atteggiamento troppo "umano" della Regina avrebbe potuto scatenare l’incidente diplomatico.

Nel 2016, durante un party in giardino a Buckingham Palace, Elisabetta II si lamentò pubblicamente della delegazione cinese, sostenendo che fosse stata molto maleducata nei confronti del suo ambasciatore. Peccato che la conversazione non fosse privata: a riprenderla c’era una telecamera e ben presto le sue parole finirono sui giornali di tutto il mondo. Gli importanti accordi commerciali presi con la Cina un anno prima sarebbero potuti saltare, se non fosse stato per il pronto intervento del Palazzo. Così il Paese della seta si limitò a oscurare il servizio della Bbc, eclissando la vicenda.

Che non si sia trattato di un errore "innocente" ne è certa Lavinia Orefici, esperta della Royal Family inglese e autrice del libro "Elisabetta II dalla A alla Z", edito da Piemme. "Non penso sia fatto apposta, ma non è stato nemmeno proprio casuale – ha spiegato l'autrice a IlGiornale.it -. La telecamera non era così nascosta e poi la Regina è ben consapevole del suo ruolo. Aveva un sassolino nella scarpa e se lo voleva togliere".

In politica interna

Anche nel Regno Unito, Elisabetta ha dovuto gestire dei rapporti "difficili", come quello con i suoi primi Ministri, Tony Blair e Margaret Thatcher. "Si vocifera che lei dicesse di Blair 'troppo e troppo veloce', mentre della Thatcher si racconta che la detestasse cordialmente", ha detto l’autrice di "Elisabetta II dalla A alla Z". Nonostante questo, la Regina ha sempre mantenuto le apparenze. "Buckingham Palace sta molto attenta alla forma, non ragiona ad antipatie e simpatie, ma a protocolli e tradizioni", ha spiegato l’esperta della Royal Family. Solo in un’occasione, come racconta anche Lavinia Orefici nel suo libro, The Queen mostrò velatamente a Tony Blair il suo disappunto. "Durante i preparativi per i 50 anni di regno, Blair parlò di ‘Giubileo d’oro’. Lei lo interruppe, sottolineando che fosse il suo Giubileo d’oro", ha chiarito a IlGiornale.it la scrittrice.

"D" come donna, "R" come regina

Destinata a regnare fin dall’età di 10 anni, Elisabetta ha ricevuto un’educazione da principessa e in quanto futura erede al trono ha imparato a calcolare tutte le sue mosse. Ogni gesto è voluto e le sue conseguenze studiate nei minimi dettagli. "Lei è stata sempre stata prima una Regina, e poi moglie, madre e donna – ha aggiunto Lavinia Orefici -. Ha recitato un ruolo tutta la vita. Meriterebbe un gran premio Oscar".

Ma stare sul "palco" è stancante, e persino Lei, di tanto in tanto, ha sentito il desiderio di scendere sulla Terra, macchiandosi di "peccati" umani. E così non ha nascosto la sua leggera gelosia per la bellissima Jackie Kennedy nel 1961, come viene ricordato anche nella seconda stagione di The Crown. Non ha trattenuto le lacrime davanti al suo yatch reale in "pensione", ricordando i tempi in cui era "solo" una donna. Non è riuscita a mantenere le palpebre aperte durante un evento pubblico nel 2017, abbandonandosi tra le braccia di Morfeo per qualche minuto, sotto gli occhi di tutti.

"Amiamo tutti gli scandali della Royal Family, perché è una corona diversa da tutte le altre, piena di storia e tradizione – ha commentato Lavinia Orefici -. L’imperfezione piace". Ed è proprio da questo principio che Buckingham Palace trae la sua forza. Se Elisabetta si dovesse ritirare realmente a vita privata a causa della pandemia, la royal family perderebbe il suo pilastro. Ma Lavinia Orefici è molto ottimista: "La Regina ha fatto sapere che lei è pronta a tornare a lavoro. E noi l’aspettiamo.

Non è arrivato ancora il suo momento".

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