Eros, droga e hip hop: le belle educande diventano belve sexy

L'altra faccia delle diveette "acqua e sapone" della famiglia Disney. In "Sping Breakers" Selena Gomez & C. si scatenano in vacanza

Una immagine del film "Spring Breakers"
Una immagine del film "Spring Breakers"

Venezia - Sesso, droga e... Al posto del rock'n roll la colonna sonora prevede il rap più duro. Poi, per non farsi mancare nulla, si uccide per pagarsi una vacanza. Sono le scandalose eroine - si fa per dire - del film Spring Breakers di Harmony Korine, presentato oggi in Concorso. Il regista in passato ha firmato pellicole metodicamente disturbanti sul mondo adolescenziale diventate immediatamente l'incubo di miriadi di genitori, come Gummo o come, da sceneggiatore, Kids e Ken Park di Larry Clark, e ora Korine, per la gioia dei fan, alcune fra le più amate star femminili della scuderia Disney - perché lo zucchero filato o il miele per addolcire la pillola sono ormai finiti - di cui mostra la versione più dark, diciamo il lato b (in tutti i sensi e modi). Da Selena Gomez de I maghi di Waverly che ha 29 milioni di “amici” su Facebook e un fidanzato di nome Justin Bieber e quindi blindatissima qui al Lido da una schiera di bodyguard a Vanessa Hudgens di High School Music, senza dimenticare Ashley Benson, protagonista della serie tv - stavolta della Abc - Pretty Little Liars e Heather Morris famosa per il ruolo della cheerleader nella seguitissima Glee della Fox.
«Una scelta - dice il regista - che è stata una pura coincidenza, eppure sapere che Vanessa e Selena facevano parte di quel mondo mi ha permesso di creare un doppio strato di poesia». Un lirismo che farà sembrare da educande qualche piccolo eccesso del passato delle ex beniamine Disney, come gli autoscatti hard di Heather Morris o le foto apparse sul web senza veli di Vanessa Hudgens.
La storia, abbastanza semplice, lineare ma sconcertante, vede le quattro protagoniste decidere di compiere una rapina in un ristorante per potersi pagare le vacanze in Florida. Sono le famose «Spring Break» (da qui il titolo del film), un rito di passaggio in cui gli studenti statunitensi per una settimana all'inizio di primavera si lasciando andare a ogni tipo di eccesso nelle mete turistiche più gettonate, da Miami a Las Vegas. Qui tutto è girato come in un videoclip lisergico in cui una musica a tutto volume accompagna sequenze al ralenti di corpi che ballano nudi, ragazzi che bevono alcol con la pompa in bocca e chi più ne ha più ne metta.
«È una pausa di vacanze - spiega il regista - sia reale che metaforica. È un periodo un po' pericoloso perché le persone abbandonano tutto per vivere un attimo di divertimento». E infatti le fantastiche quattro, che indossano solo striminziti e coloratissimi bikini superpop, vengono subito arrestate dalla polizia durante una di queste feste parecchio su di giri. A pagare la cauzione provvederà lo spacciatore e trafficante d'armi interpretato da James Franco in un'irriconoscibile versione poco raccomandabile da «gangster rap», con tanto di treccine rasta, barbetta, denti placcati d'argento e pistola in pugno. Poi il menu (molto applaudito dal pubblico) prevede che le ragazze vengano coinvolte in uno scontro tra bande. In un finale melodrammatico ad alto tasso di sangue.
E, come nei precedenti lavori del regista, tutti accomunati dal racconto di adolescenti rappresentati nella più cruda realtà, anche qui le nostre quattro eroine, tutte di venti o poco più anni, affronteranno la loro personale linea d'ombra in sequenze di una violenza suonata al ritmo del rap. «Ci sono due livelli, uno emotivo e l'altro disturbante, che a volte si incrociano e diventano uno solo. Tanto che alcune sequenze hanno disturbato anche me mentre ci lavoravo», confida il regista che al sito Film.

it racconta pure la genesi della pellicola: «Quando ho scritto la sceneggiatura, ho iniziato a pensare a ragazze in bikini con le armi che indossano maschere da sci fluorescenti mentre rapinano i grassi turisti americani sulle spiagge della Florida. Poi ho ricordato che tutti quelli che conoscevo andavano alle vacanze di primavera solo per scopare e ubriacarsi. Io non ci sono mai andato. Credo che questo film sia il mio modo di andarci».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica