Cultura e Spettacoli

Lo sfogo della Pellegrini: "Quello è il tuo membro dell'anno..."

La nuotatrice nel suo monologo ha parlato degli uomini e del loro giudizio, che non si fermava solo allo sport ma era anche sulla sua vita privata

Lo sfogo della Pellegrini: "Quello è il tuo membro dell'anno..."

Federica Pellegrini non le ha mai mandate a dire e non lo ha fatto neanche in questa occasione. La nuotatrice dei record, ritiratasi lo scorso 30 novembre gareggiando e vincendo i 200 stile libero nei Campionati Assoluti in vasca corta di Riccione, si è rivolta ai tanti uomini che negli anni non si sono risparmiati di giudicarla. Il suo è stato un monologo duro che ha regalato a "Le Iene" durante la puntata da lei condotta insieme a Nicola Savino e la Gialappa’s."Qui molte donne in queste settimane hanno parlato del proprio vissuto e delle proprie idee, e stasera tocca a me. Io non mi sono mai sottratta al confronto: so di avere carattere, e non me ne vergogno. Mi sono sempre battuta per ciò in cui credo, mi sono esposta ed ho difeso le persone che amo, pagandone le conseguenze. Fa parte del gioco". Che faccia parte del gioco Federica lo sa bene.

Il duro sfogo della Pellegrini

E infatti ha accettato e ha pensato bene a cosa dire:"C’è una cosa che mi ha fatto riflettere in particolare: in tutti questi anni, in cui ho gareggiato contro le donne, perché mi sono dovuta confrontare molto più spesso con gli uomini? Uomini che mi aspettavano al varco sia che vincessi, sia che perdessi". La Pellegrini ha capito sulla sua pelle che il giudizio di certi uomini può essere difficile da accettare, "perché se cadi sei un’atleta finita, e se stai in piedi sei una principessa messa su un piedistallo. Piedistallo che, in ogni caso prima o poi paghi, perché se un uomo vince e ne va giustamente orgoglioso, è un bomber, se una donna vince e ne va giustamente orgogliosa, se la tira. Così stanno tutti in attesa del disastro, tipo 'guardiamo dallo spioncino che succede', che se va male usciamo sul pianerottolo a festeggiare". Uomini che non si sono limitati a giudicare la sua vita sportiva, ma anche quella privata.

La Pellegrini ha quindi sottolineato la differenza tra un atleta uomo e uno donna e le loro eventuali relazioni amorose:"Se sei un atleta maschio e hai delle relazioni sei un uomo di successo, se sei un’atleta donna e hai delle relazioni sei la mangiauomini. Come quel figlio di un allenatore di nuoto, che quando ho difeso il mio coach ha twittato 'eh sì, è lui il tuo pene dell’anno'. Una finissima analisi sportiva…che poi mi chiedo, perché 'il pene dell’anno'? È annuale, tipo il bollo della macchina? Uomini che a 16 anni, alla mia prima Olimpiade, quando ero alle prese con l’acne come tutte le adolescenti di questo mondo, in radio commentavano 'sarà il testosterone'. Quante risate. Uomini che, nel mio lavoro, hanno il diritto alla vittoria perché tutti gli sport che tu, donna, hai iniziato a praticare, li hanno praticati prima loro, li hanno eseguiti meglio loro, li hanno inventati loro".

Tempo di bilanci

E loro sono ovviamente gli uomini e i loro sono gli sport più importanti perché, appunto, sport da uomini. "Perché le cose importanti 'sono cose da uomini'. È tempo di bilanci, e allora stasera a questi uomini dico che se così vi è piaciuto pensarmi così, sono contenta vi siate divertiti, almeno voi". La Pellegrini ha in ultimo rivolto un grazie agli uomini della sua vita:"Agli altri uomini, quelli della mia vita, dico grazie per avermi dedicato uno sguardo che ha creduto nei miei occhi, nella mia forza, nella mia bellezza. Sono gli uomini che contano per me: quelli che non hanno bisogno di cose da uomini". Uomini veri che hanno creduto in lei e nel suo potenziale. Ovviamente poi, Federica sa benissimo che ci sono state anche delle donne non particolarmente carine nei suoi confronti, ma il tempo almeno in quel momento era finito. "Ah, esistono anche donne stronze, è ovvio. Ma mi hanno chiesto di parlare per qualche minuto, non per pochi secondi", ha concluso Federica.

Magari le donne saranno protagoniste di un suo prossimo monologo.

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