Il film del weekend: "I Croods"

L'avventuroso viaggio di una famiglia preistorica verso la sua personale evoluzione. Spiritoso e affascinante, celebra i legami affettivi e il cambiamento

Il film del weekend: "I Croods"

Gli animatori della DreamWorks confezionano un film divertente e pieno di buoni sentimenti su un clan di cavernicoli che vivono chiusi in una grotta per proteggersi dalle bestie feroci e che escono solo di rado per procacciarsi il cibo. I Croods, così si chiama la famigliola preistorica, sono convinti che per sopravvivere servano paura e regole ferree. Ma Hip, la figlia adolescente, non riesce a considerare vita quella che è mera sopravvivenza; detesta starsene al buio e questo è motivo di attrito col padre Grug. Una notte accade che, seguendo una luce, Hip incontri Guy, un coetaneo homo sapiens, che la avverte dell'imminente distruzione del mondo da loro conosciuto. Solo quando i Croods vedranno distrutta la loro caverna dal cataclisma, si decideranno a seguire il ragazzo verso nuove terre che lui chiama "il domani".

Lasciarsi alle spalle il buio fisico e mentale andando incontro a scenari sconosciuti, questa è la grande sfida raccolta dai protagonisti del film. L'accettazione e l'apprendimento sono le insostituibili armi che acquisiranno lungo il percorso e che garantiranno loro un futuro.

Il film è un susseguirsi di momenti ipercinetici: catastrofi naturali, esplosioni, assalti di feroci predatori e di riflesso le frenetiche fughe dei personaggi da tali scenari. Il 3D per una volta è davvero un amplificatore di magia anziché un superfluo sovrapprezzo sul biglietto.

La preistoria dei Croods è un mondo colmo di fantasia che ricorda spesso il paese delle meraviglie dell'Alice disneyana. E' vasto l'assortimento di creature bizzarre, veri e propri ibridi di specie conosciute: cani con le fauci di coccodrillo, uccelli con denti da piranha, balene quadrupedi e altri ancora.

Il tipo di umorismo è molto elementare e il target di riferimento di alcune gag potrebbe essere dai quattro ai dieci anni d'età. Si gioca sulla contrapposizione tra i due protagonisti maschili: da un lato l'ottusità dl Grug, il capofamiglia, convinto che in ogni circostanza serva forza fisica; dall'altro il giovane Guy, tutt'altro che cavernicolo, che usa il cervello per produrre idee e invenzioni che entusiasmano il resto della famiglia.

Gli spettatori adulti, molti dei quali saranno giunti in sala come semplici accompagnatori, rimarranno divertiti dal ritrovare nei problemi della famiglia preistorica gli stessi di quella moderna: adolescenti ribelli alle prese coi primi fidanzatini, padri iperprotettivi, suocere ingombranti e così via; ma soprattutto resteranno sorpresi quando, grazie al commento musicale di Alan Silvestri, finiranno preda di qualche momento di commozione come quello in cui, all'inizio del cammino dalle tenebre alla luce, i Croods si accorgono della volta celeste punteggiata di stelle sopra di loro: un brivido vero e senza età.

Insomma, è vero che non siamo ai

livelli della Pixar e che a volte l'animazione dei personaggi ricorda i Looney Tunes, ma non ci si fa troppo caso perché presi dalla vivacità di una storia colma di comicità fisica, fantasia multicolore e profondità emotiva.

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