Il film del weekend: "Instructions Not Included"

Una commedia messicana che, grazie a uno sviluppo inatteso e ben congegnato, non regala solo sorrisi ma anche tenerezza e commozione

Il film del weekend: "Instructions Not Included"

È nelle sale "Instructions not included", pellicola messicana scritta, girata e interpretata da quella che in patria è una star televisiva, Eugenio Derbez. Nonostante il contenuto budget di cinque milioni di dollari, quest'opera prima è riuscita a incassarne circa cinquanta nei soli Stati Uniti, diventando lì il film straniero più visto di sempre. Il motivo di tale successo risiede forse nel fatto che la pellicola si presenti come una commedia scacciapensieri ma, da un certo punto in poi, conduca altrove, ossia ad esplorare una gamma di emozioni profonde, insolite in un film dall'incipit comico.

Valentin (Eugenio Derbez) vive ad Acapulco e, da nullafacente ed eterno Peter Pan qual è, passa la vita a collezionare conquiste femminili. Un giorno, però, una ragazza americana, Julie (Jessica Lindsay), bussa alla sua porta, gli mette in braccio una bambina di cui sostiene lui sia il padre, dopodiché se ne va con una scusa e non si fa più viva. Rimasto solo con Maggie (Loreto Peralta), la figlia indesiderata, Valentin non ha altra scelta che occuparsene e iniziare una ricerca della madre che lo porta a trasferirsi a Los Angeles assieme alla piccola. Nei sette anni successivi, padre e figlia sviluppano un affetto simbiotico e la loro esistenza scorre felice fino a quando la mamma si ripresenta reclamando i propri diritti. Da questo punto in poi il film rivela la sua natura di dramedy, diventando una specie di versione aggiornata di "Kramer contro Kramer".

Nonostante l'umorismo di partenza sia a tratti scontato e ripetitivo e il regista, pur ispirandosi a Benigni, ricordi semmai Adam Sandler, la virata verso temi universali giova all'opera che riesce, in questo modo, a riscattarsi in itinere da una certa sciatteria e a regalare tenerezza e struggimento inaspettati.

Sollecitare sorrisi e commozione a pochi minuti di distanza è quasi sempre garanzia di successo, ma il colpo da maestro che risolleva a livello qualitativo l'intera pellicola è sicuramente il finale inaspettato e tatticamente davvero ben congegnato. Qualche taglio in fase di montaggio sarebbe stato opportuno per snellire quello che, ad ogni modo, è un film per famiglie che funziona.

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