Cultura e Spettacoli

Frizzi, commovente ricordo di Conti: "Vorrei essere ovunque, ma non qui"

Carlo Conti torna a condurre "L'Eredità" dopo la morte di Fabrizio Frizzi e mostra le chiavi dello studio in diretta: "Le parole servono a poco"

Frizzi, commovente ricordo di Conti: "Vorrei essere ovunque, ma non qui"

Il dolore per la morte di Fabrizio Frizzi è ancora troppo fresco per passare inosservato. Carlo Conti ieri è tornato nello studio de "L'Eredità" e si accolla un'eredità pesante, più pesante delle "tante volte" che i due si sono passati simbolicamente le chiavi.

Carlo Conti ricorda Frizzi

Ed è proprio da quelle chiavi che è ripartito Carlo Conti nel ricordare l'amico scomparso dopo alcuni mesi di malattia. "Eccomi qua, in questo studio - ha detto il conduttore di fronte alle telecamere della Rai - Queste sono le chiavi che tante volte ci siamo scambiati con Fabrizio. Era un gioco, io il pilota lui il copilota, il professore di ruolo e il supplente. Tornano a me, in maniera forzata". E ancora: "Credetemi: oggi vorrei essere in qualsiasi parte del mondo, escluso che in questo studio. Le parole servono a poco. Dico solo un grazie a questo studio che in questi mesi ha coccolato Fabrizio e lo ha supportato". Poi conclude, poco prima di iniziare la puntata, con l'amara verità di chi si ritrova a sostituire un amico che non c'è più: "Lo spettacolo deve andare avanti. E allora: entrino i concorrenti" (guarda il video).

Il precedente di ottobre

Già nell'ottobre del 2017, pochi giorni dopo il malore durante la registrazione dello show che aveva costretto Frizzi ad un improvviso stop, Conti era tornato alla guida de "L'Eredità" per alcune puntate. Stavolta è diverso. "Torno all’Eredità perché il professore di ruolo ci ha fatto uno scherzetto", disse Conti mostrando. "Caro Fabrizio, vedi queste chiavi? Qualche anno fa io te le ho consegnate dicendo che sarebbe stata la nostra casa, che avremmo guidato insieme, uo come pilota, l'altro come co-pilota. Però tu sei il pilota, quindi io sono supplente per un po' di tempo. Torna presto, ti rivogliamo.

Il primo grande applauso è per te".

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