Gesù gay, un brano di Rufus scatena proteste cattoliche

Gesù gay, un brano di Rufus scatena proteste cattoliche

«Con il suo pop raffinato, Rufus Wainwright sarà a Sanremo 2014», annuncia un comunicato ufficiale del Festival della canzone 2014. Ma le performance del cantautore travestito da Cristo in croce, e il testo di una delle sue canzoni cult, «Messiah gay», che mescola battesimo e sperma, attesa del Messia gay e porno anni '70, non sono sembrate per nulla raffinate a molti credenti (e non solo) in agitazione sulla rete, sui siti internet e su twitter. Le proteste riguardano soprattutto l'utilizzo del canone Rai, soldi pubblici che vengono usati per ospitare un personaggio noto anche per le sue canzoni e le sue prese di posizione irridenti verso la fede. E su Facebook e Twitter già numerose persone hanno proposto di boicottare la trasmissione presentata da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. L'operazione, secondo le voci che circolano sul web, sembra studiata a tavolino per provocare.

Rufus Wainwright, insieme al compagno Jorn Weisbrodt, con cui è unito da nozze gay avvenute nel 2012 a New York, ha annunciato la nascita della figlia Viva Katherine grazie all'utero in affitto di Lorca Cohen, la figlia di Leonard Cohen. RS

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