“In tutta la vita, non ho mai messo il denaro tra le mie linee guida. È prevalso l’attaccamento alla Rai, e poi io sono un uomo di prodotto, e voglio soprattutto lavorare libero”. Massimo Giletti, conduttore de l’Arena, ci ripensa e resta in Rai ma nega che questa decisione, maturata dopo l’incontro con il direttore generale Campo Dall’Orto, sia dovuto a un aumento del suo compenso economico.
“È stata la prima volta in tanti anni, io sono in Rai da 25, che ho parlato con un direttore generale che conosce la televisione”, racconta Giletti che rivendica anche la sua totale indipendenza dalla politica"poiché non mi ha messo lì nessuno, sono ecumenicamente attaccato da destra e da sinistra". La verità è che "con quegli ascolti lì, è difficile che non mi lascino lavorare" e non nega che il suo obiettivo sia quello di arrivare in prima serata con l’Arena. “In effetti, - spiega a La Stampa - credo che sarebbe il momento, ci stiamo lavorando. Sono un vecchio artigiano della tv, sono un antiformat, quindi il progetto per una prima serata come dico io è lungo, faticoso, e bisogna crederci”.
Giletti, infine, racconta di essersi rifiutato di intervistare il figlio di Totò Riina ai primi di marzo. "Mi sono subito chiesto perché volesse venire da me: non voleva certo usarmi per vendere meglio un libro. Non trovando una risposta, gli ho detto no in cinque minuti”, conclude il conduttore dell’Arena.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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