Cultura e Spettacoli

Grande divertimento a Downton Abbey

Incredibile, ma vero. Al giorno d'oggi, al cinema ci si può ancora divertire

Grande divertimento a Downton Abbey

Incredibile, ma vero. Al giorno d'oggi, al cinema ci si può ancora divertire. E tanto. Evento più unico che raro, visti gli ultimi trascorsi sul grande schermo, in particolare con i penosi e imbarazzanti dialoghi di alcune recenti commedie italiane. Il merito è di questo meraviglioso secondo film partorito dalla serie di successo omonima, in costume. Downton Abbey II - Una nuova era è di uno spasso unico, una sceneggiatura gioiello arricchita dalla bravura di un cast semplicemente perfetto. Il segreto, oltre all'effervescenza di battute continue, è anche la sapiente mano della regia di Simon Curtis che dirige perfettamente un'orchestra di grandi interpreti, dove ognuno sa stare al proprio posto, senza deragliare mai da un meccanismo perfettamente oliato. Anche se, volente o nolente, il primo violino è sempre la meravigliosa Maggie Smith, irresistibile Lady Violet che convoca la famiglia per annunciare di aver ereditato una villa nel sud della Francia. Siamo nel 1928, nove mesi dopo i fatti del precedente film, quello della visita regale. A donare la villa a Violet è stato un suo ex spasimante e occorre andare sul posto per trattare con la vedova del donatore, ovviamente infuriata per lo sgarbo ricevuto. Parte così un gruppo in missione, capeggiato da un preoccupato Lord Grantham e da Lady Cora, con l'aiuto del fedele mister Carson. Intanto, a Downton Abbey arriva il cinema. Tocca a Lady Mary Crawley accogliere una troupe di Hollywood che ha affittato una parte della tenuta per girare un film muto. E lei dovrà interagire con star viziate e viziose (interpretate bene da Laura Haddock e Dominic West) e registi in cerca di ispirazione e compagnia; finendo, suo malgrado, per essere direttamente coinvolta. Intanto, sullo sfondo si sviluppano piccoli scontri di culture e classi sociali, mentre i film parlati stanno per soppiantare il cinema muto.

In un rimando continuo di splendide cartoline, tra nobiltà e servitù, che fanno volare via in un amen le oltre due ore ben spese di durata di questo gioiello in costume.

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