Homeland, la serie tv sull'ex marine convertito all'islam durante una lunga prigionia da parte di un gruppo di estremisti, non piace ai musulmani americani. Il popolare telefilm, che aveva ricevuto anche gli apprezzamenti di Obama, è stato accusato di essere anti-islamico da associazioni arabo-americane e da opinionisti di area liberal. La serie racconta la caccia da parte della Cia all'ex marine sospettato di aver realizzato un devastante attentato terroristico.
Già quando andò in onda la prima volta, l'immagine del personaggio principale Brody - interpretato da Damian Lewis - non era piaciuta ad alcuni islamici. Le polemiche si erano affievolite quando la trama mostrava la complessità del pensiero e delle azioni dell'ex marine in bilico tra la fedeltà al proprio paese, l'amore per la propria famiglia e l'attrazione verso le ragioni dell'Islam radicale. Le associazioni contrarie alla serie sono tornate all'attacco quando è entrato in scena il personaggio di Fara Sherazi, analista finanziaria della Cia di origini iraniane, interpretata dall'attrice Nazanin Boniadi. Fino all'ultimo episodio, la figura di Fara era stata resa con un'immagine positiva. Poi è andata in onda una scena in cui il capo della Cia Saul - interpretato da Mandy Patikin - la riprende a causa del velo che indossa, accusandola di «mancare di rispetto» agli altri dipendenti di Langley. Il duello sul diritto al velo da parte di un'agente della Cia ha innescato le polveri e dal sito liberal salon.com è partita una bordata di attacchi: «Sembra essere tornati ai tempi di George W. Bush quando veniva trasmesso il serial 24 e tutti i personaggi negativi erano musulmani».
In ogni caso, una serie appassionante, in onda in Italia al lunedì sui canali Fox, che tiene incollati gli appassionati alle vicende dell'agente Carrie Mathison che nel contempo protegge e dà la caccia a Brody.