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Keira Knightley posa in topless, ma dice basta ai ritocchini al computer

Un servizio fotografico per il magazine Interview, a patto di vedere le sue forme così come sono. La protesta dell'attrice contro l'utilizzo eccessivo di Photoshop

Keira Knightley al 64 Festival del Cinema di Venezia
Keira Knightley al 64 Festival del Cinema di Venezia

Una serie di film di successo e diverse candidature a premi prestigiosi non sono bastati a Keira Knightley perché i media decidessero che le sue forme vanno bene così come sono.

"Ho visto il mio corpo manipolato talmente tante volte e per diverse ragioni, sia dai paparazzi che nei poster per i film", ha raccontato in un'intervista al quotidiano inglese The Times, da pensare che fosse giunto il momento di dire il suo persona "basta" ai ritocchini al computer.

Per farlo ha scelto forse il modo più esplicito, un servizio su Interview Magazine, che ha potuto pubblicare un suo scatto in topless, a patto di non utilizzare Photoshop. "Mi va bene posare per questo scatto - ha raccontato - a patto che non mi rendiate più grande il seno e non lo ritocchiate".

"È importante dire che davvero non conta come tu sia fatta", ha aggiunto l'attrice. Già in passato si era parlato molto dell'utilizzo di Photoshop sulle locandine di film in cui ha recitato. È successo per esempio con King Arthur, nel 2004, quando il suo profilo fu visibilmente ritoccato.

Preparandosi per la parte con un allenamento piuttosto

rigoroso, aveva raccontato l'attrice, "il mio seno era diventato ancora più piatto". "Il corpo delle donne - ha detto la Knightley al Times - è un campo di battaglia e in parte la colpa va data alla fotografia".

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