La7 prova a resuscitare la finale di Miss Italia E la polemica continua

Patrizia Mirigliani: "La Rai mi ha offesa e ferita". Invitato Mentana che replica: "Richiesta offensiva"

La7 prova a resuscitare la finale di Miss Italia E la polemica continua

Con buona pace di Enrico Mentana, non solo Miss Italia andrà in onda su La7 (domenica sera in diretta da Jesolo), ma dovrà pure essere catologata sotto la categoria «programmi chic». Come quelli che hanno reso l'ex tv di Telecom la rete «fighetta», a misura della sinistra che piace. O, almeno, questo è l'intento degli organizzatori del concorso, Patrizia Mirigliani in testa e dei dirigenti de La7, Paolo Ruffini in testa, dichiarato ieri in una conferenza stampa a Milano. E per soddisfare queste ambizioni è stato chiamato l'attore Massimo Ghini, che ha presentato il tipo di spettacolo che sta preparando insieme ai co-conduttori Francesca Chillemi e Cesare Bocci (il vice del Commissario Montalbano): ironico, divertente, a tratti pungente, anche contro gli aspetti più retrivi di Miss Italia stessa. A infarcire la serata come ospiti Alessandro Siani, Roberto Vecchioni, Nina Zilli, Max Gazzè. Tanti personaggi, invece, faranno parte delle diverse giurie che avranno il compito di «scremare» le 63 finaliste: da Caterina Murino a Massimo Lopez. Ridotte le ragazze a 21, si darà la parola al televoto per decretare la vincitrice del titolo. Insomma, la finale dovrà diventare uno show, cosa che non è mai riuscita a fare la Rai. Vedremo se ora ci riuscirà La7.

Sul canale del neo proprietario Cairo, il concorso è arrivato dopo una sfilza di rimbalzi e un mare di polemiche, a partire da quelle del presidente della Camera Laura Boldrini che ha plaudito la scelta della Rai di non trasmettere più l'evento. Era stata soprattutto la presidente Anna Maria Tarantola a decretare l'espulsione della sfilata dalla Tv di Stato, dove andava in onda dal 1988. Ieri, la patron del concorso Patrizia Mirigliani, forte dell'accordo con La7 (addirittura triennale), si è tolta molti sassolini dalla scarpe. «In questi mesi - ha raccontato - mi sono sentita amareggiata, ferita, offesa. Mi sono ritrovata contro qualcosa senza sapere perché si fosse scatenato contro di me. Apprendere che il nostro concorso non difende il mondo delle donne mi ha ferita profondamente». «Qualcuno - ha accusato - ha cercato di indebolirmi, di lavorarmi ai fianchi, di accaparrarsi la mia società. E lo hanno fatto perché sono una donna (ci mancava la Mirigliani femminista...), se ci fosse stato mio padre, il fondatore Enzo, non avrebbero osato tanto».

La patron è amareggiata soprattutto con la Rai. «Dopo tanti anni, ben 25, di lavoro insieme, mi hanno cacciata senza motivo. Hanno detto che volevano cambiare la Rai e il simbolo di questo cambiamento sarebbe stato segnato dall'addio a Miss Italia, ma poi in Rai non è cambiato nulla». Sulla Boldrini è un po' più tenera: «Mi spiace per quel che ha detto, abbiamo provato a contattarla tre volte, alla fine ci ha scritto una lettera privata in cui riconosce il valore del concorso e di quanto fatto dalla mia famiglia. La invitiamo a venire alla finale». Invito esteso anche a Mentana, che aveva giudicato il concorso non conforme all'«identità di rete». La Mirigliani gli ha replicato: «Non basterà certo una sola puntata per cambiare l'identità della rete. Tra l'altro ricordo che lui ha sposato una Miss Italia (Michela Rocco di Torrepadula)». Contro-replica (da noi richiesta) di Mentana: «Ritengo l'invito offensivo. Non sanno cosa sia la coerenza».

Infine il capitolo Mediaset, una delle tv in ballo per ospitare la finale: «Siamo stati noi a non voler andare in onda su Mediaset, non il contrario. Loro volevano snaturare il nostro marchio e trasformarlo in Ragazza italiana, un format che volevano lanciare già anni fa». Insomma, le polemiche su Miss Italia non finiscono qui.

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