Cultura e Spettacoli

Lino Banfi parla della malattia della moglie: "Prima di addormentarsi cerca la mia mano per stringerla"

Lino Banfi ripercorre la storia d'amore con la moglie Lucia e parla della sua malattia: "La seguono i medici migliori. Le sto provando tutte, non mi arrendo"

Lino Banfi parla della malattia della moglie: "Prima di addormentarsi cerca la mia mano per stringerla"

Lino Banfi, star della fiction di Raiuno Un medico in famiglia e mattatore della commedia sexy anni Settanta e Ottanta nonché ambasciatore Unesco e Unicef, ha ripercorso la sua storia d'amore con la moglie Lucia in un'intervista rilasciata a 7, il magazine del Corriere della Sera. L'attore ha parlato anche della malattia della moglie. Per starle vicino Banfi ha rinunciato a un film con De Niro.

L'attore pugliese e la moglie stanno insieme da sessantasette anni. Gli inizi non sono stati facili. Banfi, a diciassette anni, decise di seguire una compagnia teatrale. Lucia, che faceva la parrucchiera, rimase a Canosa: "Lei mi mandava qualche soldo. Io a Milano facevo una vita miserabile. Dormivo nei treni fermi in stazione coprendomi con un cartone e mangiavo quel che capitava"..

I due innamorati si sposarono nel 1962 e si trasferirono a Roma. Nacque la figlia Rosanna che ebbe pure un inizio di rachitismo perché mangiava poche proteine e poche vitamine. Banfi chiese aiuto al padre per ottenere un colloquio per un posto fisso in banca, ma la moglie lo spronò a continuare il suo percorso di artista.

Il legame tra Lino Banfi e la moglie è più forte di prima. Dice l'attore: "Ancora oggi che non sta bene, prima di addormentarsi cerca la mia mano per stringerla. Avrebbe meritato di stare più tranquilla, invece...". Lucia si è ammalata. Banfi parla di problemi neurologici: dimentica un pò di cose, non ricorda ma poi è anche cosciente e presente.

Lino Banfi non vuole arrendersi: "La seguono i medici migliori. Voglio arginare la malattia, le sto provando tutte. E quando posso la faccio ridere.

Come ho detto a lei una volta, se un giorno non dovesse più riconoscermi ci presenteremo di nuovo".

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